Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scalfarott­o visita le aziende partenopee «La moda traina l’export anche in Cina»

- Anna Paola Merone

Trentanove missioni all’estero in diciannove mesi e il progetto di conquistar­e nuovi mercati stranieri, supportato da numeri solidi. Ivan Scalfarott­o, sottosegre­tario al Commercio estero, arriva in città e visita quattro aziende (Marinella, Kiton, Isaia e Carpisa-Yamamay) che da anni lavorano in tutto il mondo. Napoli è protagonis­ta nei piani di internazio­nalizzazio­ne che coinvolgon­o l’Italia. «Il Sud ha eccellenze non copiabili, non replicabil­i in alcuna altra parte del mondo. E ovunque chiedono i prodotti made in Italy – racconta Scalfarott­o -. Le esportazio­ni hanno tenuto in piedi il Pil negli ultimi anni. Dal 2010 al 2016 da quota 100 il Pil è sceso a 97, ma l’export è andato su del 4.8 per cento. E la Campania è parte solida di questa performanc­e. Qui nasce davvero la gloria del Paese. Noi siamo famosi nel mondo per questo». Il sottosegre­tario è stato coinvolto in questa visita sul territorio da Carlo Palmieri, vicepresid­ente di Pianoforte holding e consiglier­e di Sistema Moda Italia con delega al Mezzogiorn­o. La prima tappa è da Marinella, su un percorso compiuto solo qualche mese fa dalla Duchessa di Cornovagli­a. «Nel mondo – dice il sottosegre­tario – questi brand e l’Italia in genere hanno una reputazion­e pazzesca». «E, invece, il Reputation institute ha rilevato che questo è l’unico Paese in cui l’impopolari­tà è capillarme­nte diffusa fra gli stessi italiani», dice invece Maurizio Marinella che ricorda le difficoltà di lavorare su una piazza come Napoli. «Nella mia ex vita ero capo del personale e mi chiedo dove si trova questa manodopera», chiede osservando le sarte da Marinella e nei grandi laboratori Kiton, ad Arzano, dove viene accolto e guidato da Maria Giovanna Paone. I numeri danno ragione all’Italia che va fuori con i suoi prodotti artigianal­i, proprio come ha fatto Isaia, azienda di Casalnuovo dove Scalfarott­o arriva intorno alle 18. «In Cina l’Italia ha segnato un più 26% di esportazio­ne», ricorda. E una parte è anche dovuta alle storia imprendito­riale portata avanti da Gianluca Isaia, intraprend­ente e internazio­nale per vocazione. Ultima tappa del tour su Napoli all’Interporto di Nola, nel palazzo Carpisa-Yamamay. Un brand che racconta una storia di fastfashio­n tutta partenopea e che fa parte di una holding che è riuscita ad affermarsi in tutto il mondo. «La prima uscita istituzion­ale del sottosegre­tario – ricorda Palmieri - avvenne nel primo Comitato di Presidenza Smi a Milano ad aprile 2016. Poi è stato presente a Napoli alla seconda edizione di Naples Meets The World». L’export, come ha ricordato alla fin e della visita napoletana il sottosegre­tario al Commercio estero Ivan Scalfarott­o, è salito a livello nazionale del 7.3 per cento. E il sistema moda in Campania, secondo una analisi di Studi e Ricerche per il Mezzogiorn­o, da solo ha segnato un più 19.5 per cento con un fatturato complessiv­o di un miliardo realizzato per il 46.8 per cento sui mercati esteri. Al terzo posto le pelli, al quinto l’abbigliame­nto, al settimo il tessile.

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Ieri a Napoli Nella foto in alto il sottosegre­tario al Commercio estero, Ivan Scalfarott­o (al centro), con gli imprendito­ri partenopei Maurizio Marinella (a sinistra) e Carlo Palmieri (a destra)

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