Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’autore per ragazzi che viene dalla Svezia e supera Harry Potter
Definito l’Agatha Christie dei bambini, lo svedese Martin Widmark si considera scrittore e basta. Non c’è molta differenza, secondo lui, tra la letteratura per adulti e quella per ragazzi.
Di questo e altro parlerà oggi alle 11, nella sede della Fondazione Meridies (Scala, costa d’Amalfi), in un dialogo con lo scrittore napoletano Angelo Cannavacciuolo, nell’ambito della rassegna «Words in journey – parole in viaggio». Widmark, è uno degli scrittori più importanti nell’ambito letterartio nord europeo. È autore di una fortunata serie di romanzi per i più giovani che in Svezia ed in altri paesi scandinavi ha superato, nelle vendite, persino la saga di Harry Potter. La sua «trilogia di Nelly Rapp» è pubblicata in Italia dalla Edizioni Sonda. Qual è il segreto del suo successo?
«A me piace molto la serie di Harry Potter, e sono un grande ammiratore di Rowling. Credo che abbiamo in comune i fatto che non sottovalutiamo i lettori. Personalmente a me piace scrivere con un linguaggio semplice che non escluda nessun lettore, ma allo stesso tempo mi sforzo affinché la storia sfidi la mente dei lettori. Forse quest’atteggiamento spiega in parte il perché i ragazzi leggono i miei libri. Insomma, quel rispetto reciproco tra autore e lettore, per così dire». Conosce autori italiani? «Ho letto Italo Calvino, Umberto Eco, Boccaccio e Elena Ferrante naturalmente. Avete così tanti buoni narratori. Leggo qualunque cosa purché sia una buona storia, con un linguaggio vivace, una storia nella quale posso simpatizzare e identificarmi nel protagonista».
La scuola scandinava ha un suo stile anche per i ragazzi? Cosa la contraddistingue?
«Immagino ce ne sia uno in un certo senso. Astrid Lindgren, l’autrice di Pippi calzelunghe, ha parlato sempre ai ragazzi direttamente, con molto rispetto. Sono un suo grande ammiratore. Per tutti gli scrittori di letteratura per ragazzi lei è stata una pioniera. Potemmo dire che in Svezia non facciamo molta differenza tra letteratura per ragazzi e quella per adulti. Quello che è importante e che teniamo sempre a mente è che stiamo scrivendo per i lettori, giovani o meno giovani».