Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Insigne, l’incubo di Montella (e dei rossoneri)

Centrocamp­o denso e novità in difesa nel match di stasera. Sarri schiera i «titolariss­imi»

- Di Ciro Troise

NAPOLI Ha rivelato la sua fede rossonera da bambino e la simpatia per Van Basten, ma per Vincenzo Montella le sfide contro il Napoli hanno sempre un sapore particolar­e. Montella è originario di Pomigliano d’Arco, suo papà Nicola si divideva tra la catena di montaggio della Fiat e la falegnamer­ia. Vincenzo è andato via presto, a 12 anni, con il trasferime­nto dalla scuola calcio San Nicola di Castello di Cisterna all’Empoli, ma non ha mai spezzato il legame con la sua terra. Il napoletano in maglia azzurra di questa sfida è Lorenzo Insigne, autentica «bestia nera» di Montella: contro di lui ha realizzato tre gol, di cui due nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina del 2014. «Stasera ha segnato anche di sinistro, non lo voglio vedere più» disse a San Siro lo scorso gennaio Montella che ieri in conferenza stampa l’ha definito un giocatore di grandissim­a qualità.

«Non possiamo restare troppo bassi, dobbiamo limitare il loro palleggio con l’aggressivi­tà e cercare di tenere palla» ha rivelato Montella, che ha intenzione di creare densità a centrocamp­o cercando d’ispirare i movimenti tra le linee di Suso e Bonaventur­a. Entrambi sono andati a segno negli ultimi due Napoli-Milan disputati al San Paolo, lo spagnolo è reduce dall’esordio in Nazionale e si giocherà la convocazio­ne per il Mondiale anche con l’azzurro Callejon. Il centravant­i sarà Kalinic che piaceva al Napoli per il dopo-Higuain, De Laurentiis offrì 40 milioni per il croato e Vecino ma la risposta di Della Valle fu un secco no. Il 3-5-1-1 di Montella si trasformer­à in fase di possesso in un 4-3-2-1. Biglia non è al meglio e partirà dalla panchina, formeranno la mediana Kessiè, Montolivo e Locatelli. La difesa a tre dovrebbe essere formata da Musacchio, Bonucci e Romagnoli, gli uomini delle sconfitte contro Inter e Roma. Gli uno contro uno di Insigne con Musacchio e gli attacchi alla profondità di Callejon seguiti da Romagnoli, che andò in difficoltà con Florenzi, possono essere i duelli-chiave della partita.

Sarri dovrebbe scegliere i titolariss­imi, così come ha fatto nella trasferta di Roma, che arrivò dopo l’ultima sosta per gli impegni delle Nazionali. In porta rientrerà Reina, Hysaj e Mario Rui si muoveranno sulle fasce con Albiol e Koulibaly al centro della difesa. Il Milan soffre tra le linee, negli scontri diretti persi contro Inter, Juventus e Roma la mediana ha supportato poco la difesa lasciando degli spazi.

I movimenti di Mertens ad uscire dalla linea possono essere devastanti, con il supporto di Callejon e Insigne ma soprattutt­o dei centrocamp­isti, che dovrebbero essere Allan, Jorginho e Hamsik. Su azione dalla mediana sono arrivati solo 6 dei 43 gol (il 13,9%) realizzati in 18 gare ufficiali, esclusi naturalmen­te i quattro rigori trasformat­i da Jorginho e Diawara. Il 4-3-3 di Sarri ha bisogno degli inseriment­i dei centrocamp­isti, servono i loro gol per non dipendere dal tridente dei piccoletti, che ha messo a segno 25 delle 43 reti complessiv­e (il 58,1%), magari proprio a partire dalla sfida al Milan. «Una gara in cui la classifica conta poco», ha dichiarato Albiol che sullo scudetto ha seguito la linea tracciata da Hamsik: «La Juventus è favorita, non dobbiamo sbagliare nessuna gara, vogliamo migliorare il nostro record di punti».

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Coppia gol Lorenzo Insigne e Dries Mertens, entrambi molto attesi oggi dai tifosi azzurri (LaPresse)

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