Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, locali aperti nel week end fino alle 3 Chi sfora o fa rumore rischia la chiusura
De Magistris firma l’ordinanza ma è valida solo per i «baretti», via Falcone, piazza Bellini e Bagnoli: bevande in vetro vietate dopo le 24
NAPOLI Divieto per tutti gli esercizi commerciali di Chiaia zona “baretti” e Cappella Vecchia, via Aniello Falcone, piazza Bellini e area Bagnoli (da discesa Coroglio a via Di Pozzuoli) e «immediate prossimità» di «vendere per asporto qualsiasi bevanda in contenitori di vetro o lattine tutti i giorni dalle 24 fino alla chiusura»; l’orario di chiusura degli esercizi è stabilito per le ore 2 dalla domenica al mercoledì, per le 3 dal giovedì al sabato; «ogni esercizio dovrà garantire misure tecniche tali da evitare che suoni e rumori siano percepibili all’esterno»; «gli esercenti dovranno provvedere al mantenimento della pulizia ed ordine» dell’area di pertinenza; i trasgressori saranno puniti con multe dai 250 ai 500 euro con trasmissione degli atti alla Finanza per la verifica tributaria e per chi sporca «in aggiunta alle sanzioni oltre al ripristino dello stato dei luoghi a spese del titolare è prevista la chiusura dell’esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni»; mentre «nei casi di reiterata inosservanza» o «di due sanzioni per la medesima violazione potrà essere disposta dal Questore la sospensione dell’attività per un massimo di quindici giorni». Dai due ai cinque giorni la chiusura prevista anche per gli esercizi che occupano suolo pubblico senza autorizzazione, «in aggiunta alle sanzioni e al ripristino dello stato dei luoghi». Così l’attesa ordinanza sulle movida firmata ieri da de Magistris. «Il testo - dice il sindaco - si rifà alle regole di comportamento già contenute nel noto Patto di Convivenza Civile con gli esercenti, del Patto alcune cose hanno funzionato, altre no. E per queste ultime interverranno ora sanzioni severe per violazioni gravi. Un ruolo importante lo avranno le forze di polizia sia con i controlli per la viabilità sia perché va tutelato il diritto alla sicurezza dei ragazzi per bene che partecipano alla movida. Una città come Napoli deve avere l’ambizione di vivere h24 contemperando diritti e interessi di tutti». L’ordinanza avente ad oggetto «Disposizioni a tutela della sicurezza urbana dell’igiene e dell’incolumità pubblica» si sofferma in particolare sui rischi della movida fuori controllo, «posto che diverse aree sono state teatro di episodi di violenza ed intolleranza oggetto di denuncia da parte dei comitati» e «stante la possibile escalation di fenomeni d’intolleranza e di degrado, determinati dal ridursi della coesione sociale, di cui l’affiorare di episodi di tensione è chiaro indice» e ancora «ritenuto che la salute e lo stato di benessere psicofisico dei residenti rischiano di essere pregiudicate» e «che ricorrono eccezionali ragioni per ordinare ai gestori dei locali commerciali l’adozione di misure».