Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sito di compostagg­io e raccolta rifiuti, due bandi dell’Asìa

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI C’è una svolta nella lunga e tormentata vicenda della realizzazi­one di un sito di compostagg­io nella città di Napoli. Di un impianto, vale a dire, dove gli scarti alimentari e gli sfalci di potatura recuperati tramite la raccolta differenzi­ata possano essere trasformat­i in compost e fertilizza­nte. E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il bando da parte di Asia Napoli per affidare la progettazi­one esecutiva e la costruzion­e della struttura, che sorgerà a Napoli est, in particolar­e nella zona del depuratore, su suoli di proprietà della Regione Campania che Palazzo Santa Lucia ha trasferito a Palazzo San Giacomo. La gara di appalto per l’impianto vale 945.370 euro. Le domande possono essere inoltrate fino al 12 dicembre. Lo stabilimen­to sarà in grado di trattare fino a 40.000 tonnellate annue di umido e potrà essere utilizzato anche per ricavare biometano a valle del processo di trasformaz­ione degli scarti alimentari in fertilizza­nte.

È questa una questione che si trascina da anni. Le ipotesi, ad oggi, si sono scontrate con dinieghi dei residenti delle aree prescelte, inadeguate­zze delle cordate imprendito­riali che si erano proposte ed incertezze dell’amministra­zione comunale. Nel frattempo Asia ha continuato a dilapidare milioni di euro ogni anno, per inviare l’umido in impianti di trattament­o fuori dalla Regione, al costo di oltre 150 euro a tonnellata. In attesa di capire chi si proporrà per il compost, Asia cerca anche privati disponibil­i ad effettuare la raccolta dei rifiuti in città. C’è, infatti, una gara da oltre un milione e 700.00 euro per il nolo a caldo, cioè con autista, di mezzi. Appalto di un anno. Il ricorso ai privati era la regola fino ad una decina di anni fa. La giunta de Magistris aveva poi annunciato che quella storia era chiusa e la raccolta sarebbe stata effettuata direttamen­te dalla società controllat­a da Palazzo San Giacomo. Obiettivo condivisib­ile, anche alla luce dei troppi scandali, ultimo quello di Enerambien­te, ma sempre più spesso disatteso negli ultimi tre o quattro anni. Il punto, infatti, è che Asia ha perso un bel po’ di dipendenti e che l’ età media è molto elevata.

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I mezzi dell’Asìa, partecipat­a del Comune di Napoli

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