Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli azzurri sono più pratici che belli Jorginho e Insigne, lezione a Ventura

- Di Monica Scozzafava

Se Jorginho e Insigne avessero soltanto voluto dimostrare a Ventura che insieme possono essere ancor più decisivi, al punto da confeziona­re un gol fondamenta­le in una delle gare meno brillanti del Napoli, ci sono riusciti.

Lancio in verticale del brasiliano per il folletto napoletano - tenuto in gioco da Romagnoli - e gol decretato dal Var dopo sessanta secondi. La nazionale però va messa nel cassetto dei ricordi amari, mentre il Napoli ha la Juve alle calcagna e la Roma a due punti e con una partita in meno. L’attenzione diventa quasi più importante della bellezza e in certi casi la tattica è strategia migliore dello spettacolo a tutti i costi. Le partite si possono, e in certi casi, si devono vincere così. Mancano quindici minuti alla fine del primo tempo di Napoli-Milan e la partita fino a quel momento non verrà certo ricordata per il bel gioco offerto dagli uomini di Sarri. Gli azzurri sono diventati grigi (il colore della nuova maglia), la prestazion­e è sottoritmo contro avversari di qualità nettamente inferiore che sono però arrivati al San Paolo compatti e ben messi in campo: solidità difensiva, fisicità sulla mediana e temperamen­to. La squadra di Sarri è contratta, guardinga quasi. Decide di non andare a pressare gli avversari, evita rischi. Ed è una condizione più mentale che fisica. Se la spiegazion­e che viene più facile è la stanchezza, il calo di forma, il continuo girovagare dei nazionali, c’è una chiave di lettura diversa che attiene piuttosto alla prudenza. Il Napoli vuole mantenere il primato, anche a discapito del gioco. La mente fredda di Sarri trasferita in campo a ciascuno dei protagonis­ti in maglia grigia, a recitare la parte di una squadra ancor più grande di quella vista finora con geometrie perfette.

Il Napoli è più pratico, meno scintillan­te. Conquista quel cinismo sottile che nel secondo tempo si traduce nel gol del raddoppio di Zielinski (anche questo decretato dal Var) entrato da una manciata di secondi al posto di Hamsik. Due a zero nel momento forse migliore degli avversari, quando a Koulibaly venivano chiesti gli straordina­ri e Reina non poteva distrarsi un solo secondo. Si dirà che l’alta classifica mette pressione e toglie leggerezza e brillantez­za, ma la vittoria di ieri sera vale molto più del bel gioco. È maturata in maniera diversa dal solito contro il Milan forse migliore della stagione, almeno sotto l’aspetto caratteria­le.

Il colore grigio è meno brillante dell’azzurro ma in alcune situazione è più affidabile. Eppure c’è sempre un aspetto per cui Sarri ancora deve dolersi. La sua squadra può andare sottoritmo, riesce anche a gestire l’intensità e le energie ma non può mai abbassare la guardia della concentraz­ione. Il gol preso nel recupero è la dimostrazi­one che c’è ancora da lavorare sotto questo profilo. Il Napoli primo in classifica è ancora perfettibi­le.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy