Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Oltre la Casa (del Nonno)
All’Osteria Tredici trionfa il pomodoro. Notevoli polpette e baccalà fritto con scarole
Piuttosto che ritornare nella blasonata Casa del Nonno 13, stavolta ho preferito fare tappa nell’omonima Osteria, che poi altro non è che l’estrema propaggine dell’elegante ristorante di Mercato San Severino. Giustifica una deviazione dall’autostrada Napoli-Salerno. Al locale si accede dall’ingresso della Casa o piuttosto da un portone laterale. La sala segue la cucina a vista e il bancone dove si compongono i taglieri di salumi e formaggi. L’ambiente è di rustica eleganza: il legno, le pietre vive, il parquet vintage, dosati sapientemente dal designer che ha curato il restauro della dimora del nonno del patron Antonio Angrisani , compongono un raffinato, caldo, patchwork. La carta dei vini è la stessa, monumentale, al servizio del locale maggiore, con proposte esclusive, ma anche con tante chicche da scoprire tra le righe. A pranzo la proposta del giorno è segnata sulla lavagna. Il menu è essenziale e guarda alla tradizione e al territorio, del quale il pomodoro è l’emblema più rappresentativo. E lo troviamo subito, trasformato nel magma bollente che accompagna le polpette (1), irregolari e morbide, arricchite da un nonnulla di ‘nduja. La mozzarella in carrozza con acciughe di Cetara e ancora pomodori, ma stavolta secchi, riporta al passato, anche se avrei preferito una frittura leggermente più croccante. Paradigmatici gli spaghettoni Vicidomini al pomodoro San Marzano (2) selezionato appositamente per la Casa. Meno convincenti i fischiotti alla Genovese: la classica sintesi di carne e cipolle è penalizzata da un leggero retrogusto amarognolo forse dovuto alla cottura, prolungata ben oltre la soglia delle 4,5/5 ore, e da un eccesso di liquido sul fondo del piatto. Il baccalà fritto in camicia di pane Panko (3) è perfetto per sapidità e consistenza ed esaltato da una scarola saltata davvero notevole. La tagliata di entrecote irlandese è un po’ duretta. I conetti di sfogliatella con ricotta, crema al lampone, salsa di pera e polvere di liquirizia garantiscono un finale molto piacevole.