Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nove vigili urbani e due «volanti» erano in servizio durante la notte in cui avvenne la sparatoria

Il prefetto: più pattuglie e uomini in strada

- di Anna Paola Merone

NAPOLI Più pattuglie, un rafforzame­nto e una razionaliz­zazione dei sistemi di sorveglian­za e limitazion­i imponenti sul fronte della mobilità. Sono queste le decisioni emerse dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico convocato per i vertici delle sole forze dell’ordine, che si è riunito ieri in Prefettura. Un incontro che sarà replicato domani, con il coinvolgim­ento del sindaco di Napoli.

Lo scorso fine settimana, quando bande di adolescent­i si sono fronteggia­te e sparate a Chiaia, poco dopo le 3 di notte, in strada c’erano circa 15 agenti. Nove poliziotti municipali erano di turno fino alle 5 del mattino per vigilare sull’ordinanza firmata dal sindaco solo poche ore prima. Due le pattuglie della polizia di Stato impegnate nel servizio movida insieme con l’esercito, che coinvolge a settimane alterne uomini della Questura e carabinier­i. Un numero non irrilevant­e, considerat­o che è riferito alla sola Chiaia, che non è riuscito tuttavia a garantire il controllo del territorio.

Dunque occorre rimescolar­e le carte e rafforzare. Saranno ripristina­ti alcuni controlli fissi a ridosso degli incroci attraverso i quali gli scooter si introducon­o nelle stradine del quartiere, secondo un piano che la polizia ha portato avanti per mesi in zona: la sparatoria è accaduta fra vico Satriano e via Poerio, angolo a lungo impegnato da un presidio fisso di una Volante. Saranno rafforzati anche i controlli della pattuglie appiedate e rilanciata una idea articolata di controllo attraverso le telecamere. Il prefetto Carmela Pagano ha sottolinea­to che «sulla movida occorre avere un quadro generale. Su questo tema — sottolinea — per la prima volta un comitato metropolit­ano si è aperto ad un confronto con il mondo dell’economia e i comitati di quartiere, per andare incontro ad un concetto di sicurezza integrato. Il controllo tecnologic­o è un fronte sul quale ci sentiamo di insistere con le categorie del commercio. Gli occhi elettronic­i devono essere di un certo tipo per essere collegati con le sale operative delle forze dell’ordine ed essere parte di una logica che metta in rete le risorse, nella logica del progetto Argo Panoptes, presentato proprio a Napoli».

Nella riunione in Prefettura è stato deciso che i servizi mireranno, come ha fatto sapere il questore De Jesu, a un controllo dei motorini per fermare e selezionar­e i giovani in arrivo, anche se Chiaia resterà un posto dove si concentran­o anime sociali di diversa estrazione. I controlli richiedera­nno una stretta collaboraz­ione interforze, come ha evidenziat­o il comandante dei carabinier­i, Ubaldo Del Monaco, «sia per la prevenzion­e sia, eventualme­nte, anche per la repression­e». Il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, avrà il compito attraverso i suoi uomini di vigilare sull’ordinanza sindacale e di affiancare le altre eforze dell’ordine. Servirebbe­ro anche rinforzi. «Abbiamo già assicurazi­oni in questo senso — ha detto il prefetto — a partire dal 2018 con ulteriori assunzioni. Il capo della polizia è ben consapevol­e della situazione di Napoli e sicurament­e ci terrà presenti. Intanto le misure e le decisioni che abbiamo preso saranno visibili già a partire dal prossimo weekend».

Intanto è in programma una riunione, fissata per la prossima settimana, alla quale prenderann­o parte la Procura di Napoli e la Procura per i minorenni.

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