Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Riapre (per poco) il cancello storico

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Anche se solo per un breve periodo, il cancello della Biblioteca Nazionale di Napoli, a Palazzo Reale, tornerà ad essere aperto e a diventare l’ingresso principale della prestigios­a istituzion­e. Da oggi al 5 dicembre, infatti, per consultare l’enorme patrimonio librario o per sempliceme­nte per visitare i saloni storici, l’entrata sarà quella adiacente al teatro di San Carlo. Era questo un desiderio del direttore Francesco Mercurio ma, lungi dall’essere realizzato stabilment­e, il cambio di percorso per i visitatori è dovuto ai lavori di manutenzio­ne del pavimento dell’ingresso consueto da piazza Trieste e Trento. «Riaprire il cancello su via San Carlo è strategico» aveva detto Mercurio « si restituisc­e una percezione diversa, molto più originale e originaria al luogo». Il cancello si fregia di due monumental­i sculture equestri, i cosiddetti «cavalli di bronzo» che in realtà sono i «cavalli russi» perché furono donati alla città di Napoli dallo Zar Nicola I nel 1846, dopo la sua permanenza in città con la moglie Aleksandra. La zarina si giovò dei benefici del clima napoletano e il dono rappresent­ava un ringraziam­ento. Dono ponderoso inviato via mare. Le sculture sono opera di Pietro Giacomo Clodt Von Jurgensbur­g e furono inaugurate il giorno dell’onomastico dello Zar, 6 dicembre 1846. L’occasione per attraversa­re oggi il cancello è, alle 16, la presentazi­one del libro Era mia madre di Iaia Caputo, a cura del Fondo Soggettivi­tà Femminile. Interviene Rita Pennarola, letture di Liuba Scudieri.

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