Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Alexander Lonquich suona e dirige al San Carlo

- Dario Ascoli

È sempre Mozart a dominare l’appuntamen­to di stasera della Sinfonica al San Carlo, come annunciato, ma sarà il pianoforte virtuoso di Alexander Lonquich, anche direttore nella circostanz­a, ad essere solista. A causa di gravi motivi familiari il maestro Vengerov, che era in cartellone, ha dovuto dare forfait, ma la locandina della serata offre comunque il «Concerto per pianoforte n. 24 in do minore, K 491» e la «Sinfonia n. 41 in do maggiore Jupiter, K 551» di Mozart. Lonquich, già Premio Abbiati, è nato a Trier in Germania e nella sua intensa attività è regolarmen­te solista e direttore ospite della prestigios­a Camerata Salzburg. La Sinfonia «Jupiter», composta nel 1788, è assurta ad esempio di equilibrio formale, in virtù del luminoso finale fugato e alla scelta di realizzare tre dei quattro tempi in forma-sonata. il «Concerto per pianoforte n. 24 in do minore, K 491», datato 1786, è il secondo e ultimo dei concerti per tastiera composti in modo minore: in esso si trova un’atmosfera «Sturm und Drang» di dolente abbandono.

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