Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mertens fa la storia Più di Cavani, più di Higuain
Il record di otto gol in Champions, ora testa all’Udinese
NAPOLI
«Ciro» Mertens è tornato, ha bisogno di saziarsi di gol e dopo 298 minuti di astinenza ha placato la sua fame. Dries finora non ha mai terminato più di tre partite senza andare a segno, il primo stop risale al mese scorso e tocca quota 333 minuti, dalla rete col Cagliari alla punizione di Marassi, dove ha spezzato il digiuno intercorso nelle gare contro Roma, Inter e Manchester City.
Le reti stagionali sono 13 e rappresentano il 27% delle 48 realizzate dal Napoli. Il gol contro lo Shakhtar Donetsk gli permette di essere finora il miglior marcatore della storia del Napoli in Champions League con otto reti, una in più di Insigne che lo aveva raggiunto in questa classifica grazie alla magia che ha sbloccato la partita. Cavani e Higuain sono staccati a quota 5 e Hamsik in Champions League ha siglato 4 delle sue 114 reti in maglia azzurra.
Nell’era Benitez non era mai andato a segno, gli otto gol sono stati realizzati in circa 14 mesi, cinque nella scorsa edizione e tre in quella in corso, due da esterno contro il Benfica e sei durante le sette presenze da centravanti totalizzate in Champions League. La Uefa l’ha inserito tra i candidati della squadra dell’anno solare 2017, gli altri attaccanti sono Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar. «Abbiamo dimostrato che possiamo giocare bene anche in Champions League», ha dichiarato martedì sera nel post-partita Mertens che custodisce le speranze del Napoli in una competizione in cui non era previsto che dovesse recitare un ruolo da protagonista. Milik in Europa, Mertens in serie A, nei piani d’inizio stagione lo scattista Dries non doveva giocarle tutte e riposare di più nelle gare europee. Lo dimostra la scelta di Sarri di farlo partire dalla panchina in Ucraina e le dichiarazioni rilasciate a Manchester: «Se ci fosse stato Milik, avrebbe giocato lui». Mertens è abituato a conquistare la scena partendo dalle retrovie, è a Napoli da quattro anni ma il ruolo da titolare sin dalla prima gara ufficiale è una novità. Al 42’ di Udinese-Napoli Dries scavalcherebbe il minutaggio complessivo della stagione 2015-16 (1682 minuti), la prima dell’era Sarri, l’ultima disputata interamente da esterno sinistro d’attacco. Il ruolo di giocatore che parte dalla panchina e spacca le partite appartiene al passato, la vita di Mertens negli ultimi tredici mesi è cambiata. I dati relativi al 2017 sono straordinari: 32 i gol segnati con il Napoli, 34 considerando la Nazionale, 17 assist realizzati in maglia azzurra, 23 tenendo conto anche delle gare disputate col Belgio. Se dovesse mantenere questa media nelle ultime otto partite del 2017 e nel corso del 2018, non sarebbe impossibile raggiungere il record di Maradona, distante 34 reti.
Il primo obiettivo è Higuain che è a quota 91, dieci in più dell’attaccante belga. I suoi gol trascinano i sogni di una città a cui si è affezionato. Il soprannome Ciro è il marchio della sua napoletanità acquisita che mette in mostra sui social e girando per le strade di Napoli. Apprezza le sue bellezze, conosce le tendenze, ieri in un video pubblicato su Instagram intonava «Abbracciame» dell’artista Andrea Sannino. Ciro Mertens da Lovanio ha già scritto un pezzo di storia al Napoli ma non vuole assolutamente fermarsi, né in Champions League né in campionato. E domenica è già pronto ad un’altra battaglia a Udine. Insieme con i suoi «compagni di viaggio» Lorenzo Insigne e Josè Callejon.
298 i minuti senza gol dell’attaccante sbloccatosi in Europa
8 le reti siglate in Europa che lo rendono il bomber più prolifico
32 le marcature con il Napoli nel 2017 Sono in totale 34 se si pensa alla Nazionale Figura tra i migliori d’Europa La Uefa ha inserito l’attaccante nella squadra dei migliori giocatori di quest’ultimo anno solare Accanto al suo nome vi sono mostri sacri del calibro di Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar