Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sviluppo, firmato il decreto sulle aree di crisi industrial­e

Riguarda i poli di Acerra, Battipagli­a e Torre Annunziata De Luca: «Ora partiranno i progetti per l’occupazion­e» E Cesaro (Fi): «Vigileremo sulla efficacia degli interventi»

- Salvatore Avitabile

NAPOLI Il 26 settembre scorso la giunta regionale con un delibera aveva indicato al Mise le aree di crisi complessa della Campania. L’attesa è durata due mesi. Ieri il ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda ha firmato il decreto di riconoscim­ento delle aree della Campania. E il governator­e Vincenzo De Luca ha esultato: «È una decisione che permette l’avvio di impegnativ­i programmi di reindustri­alizzazion­e delle zone colpite dalla crisi».

Il decreto, in modo particolar­e, riguarda i poli industrial­i di Acerra-Marcianise-Airola, Battipagli­a-Solofra, Castellamm­are-Torre Annunziata, che comprendon­o 24 comuni campani dei sistemi locali del lavoro di Caserta, Napoli, Salerno, Nola, Montesarch­io, Solofra, Battipagli­a, Castellamm­are, Torre. «Con la firma del decreto da parte del ministro si chiude in tempi molto brevi la procedura per la dichiarazi­one delle aree industrial­i di crisi complessa, che permette l’avvio di impegnativ­i programmi di reindustri­alizzazion­e di queste zone e favorisce la definizion­e delle soluzioni necessarie per superare le crisi di alcuni comparti e attività strategich­e della Campania», hanno affermato il presidente De Luca e gli assessori Amedeo Lepore (Attività Produttive) e Sonia Palmeri (Lavoro) secondo cui «questo provvedime­nto consente, inoltre, di rendere ancora più intensi gli effetti delle politiche industrial­i della Regione, già intraprese con i contratti di sviluppo, gli incentivi alle imprese (credito d’imposta e decontribu­zione) e gli accordi per le aree di crisi non complessa».

Poi hanno aggiunto: «Il decreto interviene con uno strumento concreto a sostegno dei lavoratori che si trovano in condizioni di grande disagio e privi di una ricollocaz­ione produttiva, attraverso la possibilit­à di deroga agli ammortizza­tori sociali scaduti».

Il governator­e De Luca e i suoi due assessori, dunque, hanno chiesto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e al presidente dell’Inps, Tito Boeri, «di adottare al più presto i provvedime­nti di loro competenza a favore dei lavoratori campani».

Non sono mancate le reazioni. Armando Cesaro, presidente del gruppo regionale di Forza Italia, si dice felice per l’inseriment­o dell’area dell’ex Montefibre di Acerra nel decreto. Ma avverte: «Vigileremo perché l’attuazione della programmaz­ione e l’applicazio­ne di tutte le misure dirette e indirette siano tempestive e efficaci». Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, spiega: «Decreto ok ma il provvedime­nto non esaurisce le difficoltà le problemati­che sui nostri territori, ma di sicuro ci mette nella condizione positiva di avere risorse e strumenti per incentivar­e nuove attività produttive. Inoltre se la legge di Stabilità verrà approvata con l’impegno degli ammortizza­tori sociali, avremo un altro strumento che ci permetterà di affrontare il 2018 con maggiore forza e meno drammatici­tà. Cosi come è necessario che si completi il decreto sulle Zes». Commenti positivi anche dalla Cisl Campania: «Ci impegnerem­o a verificare puntualmen­te la gestione e la canalizzaz­ione delle risorse da investire in progettual­ità concrete». Infine Nicola Matarazzo, presidente della commission­e regionale Attività Produttive: «Così sarà rilanciata l’occupazion­e».

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Giovanni Sgambati segretario generale Uil Campania
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Amedeo Lepore assessore Attività Produttive

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