Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La notte di Chiaia blindata Niente caos, ma «resistono» i parcheggiatori abusivi
Presenze ridotte di due terzi, c’è chi gira con la bottiglia di birra
NAPOLI Ore 23.40 di venerdì scorso, varo del dispositivo anti-movida violenta a Chiaia: partiamo da Trieste e Trento dove una coppia di ragazze gira intorno al “Carciofo” in scooter senza caschi, presto la piazza vicina ai
Quartieri dell’ultima “stesa” si riempirà di centauri. Via Chiaia è percorsa da scooter nell’uno e nell’altro senso.
Il mio è parcheggiato su strisce bianche semi cancellate (ci sono o no?) in via Filangieri altezza Rodinò, al ritorno lo troverò messo di traverso dal parcheggiatore abusivo e stavolta è stato gentile - un’altra in via Fiorelli finì per terra sul marciapiedi - perché l’area oggi è blindata da 40 tra militari e vigili, tuttavia gli abusivi riescono a lavorare ai margini dell’isola, un po’ meno, si lamentano, perché dalla sparatoria dell’altro sabato la zona ha perso due terzi dei frequentatori. Ma andiamo per ordine. In piazza Rodinò due carabinieri fermano un gruppo di giovani coi capelli alla mohicana, chiedono i documenti, sono di via Santa Caterina da Siena. Su Vico II Alabardieri una paninoteca doc è vuota: «Settimana lenta», dice il titolare che non vuol figurare: «Ma dopo la sparatoria i commercianti tengono di più alla sicurezza». Da Umberto confermano il calo di clienti. «Poco importa, speriamo solo che i militari restino fino alla chiusura», aggiunge Paola che gestisce un cocktail bar: «Entrano da qui flotte di centauri senza casco, sarebbe bastata subito una volante all’angolo. Io offro qualità a un prezzo maggiore, ma se tu dai da bere qualsiasi cosa a minori questa gente la richiami, gli crei un habitat favorevole». Questa gente sarebbero giovani dalle periferie, non necessariamente criminali ma visibilmente diversi: abiti più poveri, tatuaggi, capelli rasati ai lati e barbe. Si ra«Questo dunano intorno alla “Scuola Rosa”, la Poerio, che coi rifiuti intorno tanto somiglia ai loro quartieri di cemento. E qui qualcuno fuma anche skunk o beve vistosamente birre in vetro anche dopo la mezzanotte. Ci arriveremo.
Via Alabardieri è tranquilla e protetta da un robusto sbarramento di militari su piazza dei Martiri. «Resteremo qui fino alle 4» assicura il capitano. In via Bisignano c’è più gente ma assai meno della media, normalmente di venerdì notte non si cammina. In via Ferrigni incrocio Carlo Poerio un’altra pattuglia dei carabinieri ferma un ragazzo in scooter in senso vietato, non ha i documenti. Il giovane prova a buttarla sullo scherzo strappando una risata a un militare con la mitraglietta in pugno, mentre il collega fotografa la targa con lo smart. «Maresciallo», chiediamo, «cosa farete se non è previsto il sequestro con carri gru dei motorini?».
Il bilancio Pochi scooter, piazze e stradine presidiate, sanzionati in dodici tra lungomare e San Paquale nel corso dei nuovi controlli
non dobbiamo dirlo a lei» è la risposta. Lasciamo lavorare. Il motorino poi scomparirà, ma sicuramente multato. «Stanno chiedendo i documenti? Speriamo non siano controlli spot» commenta Cristiano Izzo del sushi bar It’s, aggiungendo: «Ma vorremmo controlli più discreti, preferibili a queste dimostrazioni muscolari». Izzo, chiediamo, ma dopo la sparatoria come va al ristorante? «Questa settimana non ho fatto niente».
E’ l’una. Su via Belledonne e Bisignano quattro ragazzoni capelli lunghi e un pò brilli girano tranquillamente con grandi Heineken in mano e non vengono notati. Su via Belledonne un music bar propone cicchetti “vodka menta e pepe” a 2 euro, stesso prezzo per il “Vendetta”, ingredienti: “Liquore vaniglia banana cioccolata e cazzimma”. Poco più avanti un altro micro-bar rilancia: “Drink più cicchetto 5 euro”. Ma stasera è vuoto. All’incrocio con via Fiorelli ecco altri due carabinieri. Tre parcheggiatori abusivi si nascondono dai militari, in fondo alla strada tra le auto, uno semi calvo e due con barbetta e zainetto. Arriva una signora ossigenata con piumino, il “pelato” scatta, la signora paga con un gesto rapido e se ne va e il “pelato” occupa il posto, è un attimo. Spostano i motorini sui marciapiedi per far posto. I carabinieri intanto hanno multato gli scooter che hanno sotto gli occhi. «Maresciallo guardi in fondo alla strada». «Non possiamo dare la caccia a nessuno», dice, «l’ordine è di restare sul varco per controllare gli ingressi e mettere in sicurezza la zona ma ci sono i vigili che girano anche in borghese». Si affacciano due ragazzi senza casco e fanno velocemente dietro front. Ore 1.20.
Piove. Su via Carlo Poerio i militari vedono sfilare auto e moto, saranno residenti. Ed eccola la “Scuola Rosa” coi ragazzi con la testa semi rasata, dove si sono massacrati. I tizi incontrati con le birre si sono fermati in Vico dei Sospiri, con le bottiglie in bella mostra su una seggiola e stanno fumando una canna. C’è obiettivamente qualche brutto ceffo, più grosso e tatuato, a presidiare un paio d’angoli. La municipale passa più lontano, su via Bisignano, dove spunta un motorino che fende la folla con un passeggero senza casco, che nota la polizia e scende. Avranno il permesso.
Piove e la gente si dirada. Un cingalese mi offre fiori, a me che sono solo, come nell’ultima puntata dell’Ispettore Coliandro. Forse è il caso di andare. Alle 2 meno dieci torniamo dalla prima coppia di carabinieri, più simpatica, su piazza Rodinò e immortaliamo una bella multa su un motorino incrociando tre vigili a venire. C’è speranza, pensiamo. Ma la multa l’ha beccata un ragazzetto magro che lavora nel ristorante di fronte, affranto. Vittima innocente del super dispositivo. Ma che si dice in via de Mille e sotto l’Umberto? Non avendo ancora avuto problemi per le foto scattate a piacimento, si può andare a vedere. Il mio motorino ha camminato da fermo, opera del parcheggiatore abusivo che lo ha sistemato a spina di pesce. Davanti a La Mela stasera c’è soltanto una (non due) fila di auto parcheggiate su un unico lato della strada. Un evento. Più avanti ecco un altro abusivo a lavoro, sotto un enorme ombrello scarlatto.
In via San Pasquale invece non incontro il “Chiattone” firmato (ben vestito) che lavora tra qui e l’Umberto. Lo cerchiamo. C’è un tipo pelato che fuma appoggiato a un palo, unico cristiano nella notte della prima di “Gomorra”, forse è lui di turno stasera. Ma ecco spuntare da via Imbriani lo “Smilzo” dalle guance incavate con un altro, che lascia davanti all’Umberto tre giovanotti tracagnotti. Se mai il genere umano si estinguerà, i parcheggiatori abusivi saranno gli ultimi dopo gli autisti. Piove più forte sulla prima notte del superdispositivo. E la serata magra per tutti si conclude qui.