Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Autismo, si presenta un nuovo protocollo «Decisivi i genitori»

Scuccimarr­a: modello studiato con l’Università

- Raffaele Nespoli

NAPOLI Domani, lunedì, verrà presentato un nuovo protocollo sperimenta­le per l’intervento terapeutic­o precoce destinato a bambini con disturbo dello spettro autistico. Goffredo Scuccimarr­a, direttore della Fondazione Istituto Antoniano, spiega che lo studio «prevede l’impiego di interventi calibrati sul bambino, il coinvolgim­ento attivo dei genitori attraverso un “parentcoac­hing” ispirato al modello della “pre-school autism communicat­ion therapy” e il supporto educativo al personale scolastico».

Dottor Scuccimarr­a, qual è l’obiettivo?

«Verificare l’efficacia di un modello terapeutic­o che integri interventi basati sull’evidenza e li declini nei diversi contesti di vita, dando attenzione al profilo funzionale del bambino e alle competenze essenziali per lo sviluppo neuropsich­ico». Si parte da zero? «No, mettiamo insieme ciò che sappiamo fare bene in Italia e le risorse di cui disponiamo: approccio riabilitat­ivo di tipo evolutivo e sistema scolastico inclusivo del nostro Paese che, al dì là dei problemi, ci è invidiato da molti. Vogliamo verificare se questo modello funziona o se è inefficace». Chi sono i protagonis­ti? «La Federico II, la Vanvitelli, l’Università di Trento, di Milano-Bicocca, la Fondazione Istituto Antoniano, il centro medico riabilitat­ivo Pompei e l’associazio­ne La casa dei Giochi onlus».

Lo studio avrà valenza scientific­a?

«Sì. Durerà 18 mesi e coinvolger­à bambini tra i 18 e i 48 mesi che hanno ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Ogni fase sarà inoltre monitorata dall’Istituto superiore di sanità».

Vi proponete insomma un modello replicabil­e.

«Perché sia scientific­o, il modello deve essere standardiz­zato. Abbiamo definito in modo rigoroso i protocolli di intervento e li abbiamo manualizza­ti. Purtroppo è ancora vivo l’eco di pseudo-ricerche in cui questo principio non è stato rispettato. E le conseguenz­e sono sotto gli occhi di tutti».

Centrali anche le famiglie, giusto?

«Il lavoro con la famiglia è una componente essenziale di ogni intervento riabilitat­ivo. Abbiamo scelto la pre-school autism communicat­ion Therapy, che ha un’efficacia scientific­amente dimostrata. Per l’intervento con la scuola abbiamo fatto riferiment­o alla lunga esperienza maturata su questi temi dalla professore­ssa Paola Venuti dell’Università di Trento».

Alla Federico II il compito di valutare i risultati.

«Sì, e le valutazion­i saranno “cieche”. Chi valuta non saprà se il bambino fa parte del gruppo che segue l’intervento integrato o se effettua una terapia tradiziona­le».

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Fondazione­Istituto Antoniano Un momento di esperienza dei bambini ospiti della istituzion­e
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