Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Serve vincere
Il Napoli di quest’anno sorprende per la capacità di attendere la propria preda come un coccodrillo, e per il cinismo. Certo, molte azioni da gol vengono ancora malamente sprecate e non si può certo dire che si sia stati fortunati nel comparto infortuni, ma stiamo vedendo una squadra in grado di vincere, e senza particolari patemi, le partite che l’anno scorso avrebbero costituito un muro non superabile. Sia col Milan che con lo Shakhtar fra le mura amiche gli azzurri hanno giocato in maniera tutto sommato simile: un primo tempo attendista, calmo e tranquillo, il baricentro basso e pochi sprazzi; un secondo tempo scintillante e determinato, avviato da due colpi di classe di Insigne e concluso in gloria. Si ha l’impressione che i ragazzi di Sarri abbiano bisogno di sbloccare la partita, per poi organizzarsi di conseguenza negli spazi forzatamente più ampi lasciati dagli avversari. E’ successo anche altre volte, ricordiamo l’Atalanta e il Bologna per esempio, per venire a capo di complicate situazioni che potevano far venire qualche mal di testa ai tifosi. In questo senso ci auguriamo che la gara di Udine non faccia eccezione. Reduci dal cambio di tecnico, fattore sempre foriero di difficoltà per gli avversari, i bianconeri registrano qualche infortunio serio e un andamento obiettivamente insoddisfacente. I tempi di Di Natale sono lontani, e pur in possesso di qualche interessante individualità la squadra di Pozzo non sembra in grado di interferire nel cammino azzurro, anche perché la memoria di Chievo è recente e non si possono accusare altre battute d’arresto. La classifica insomma si potrebbe anche sgranare, in effetti. E la mente (del tifoso, perché quella di Sarri e compagnia come sappiamo al di là di domenica non va) corre al confronto del primo dicembre, quando il novembre delle difficoltà e della flessione atletica di cui tanto parlano i preparatori per le squadre che hanno giocato il preliminare sarà ormai concluso. Se, e si fa per dire naturalmente, in questo turno il Napoli dovesse confermare i quattro punti sulla Juventus, la partita del San Paolo potrebbe, in caso positivo, consentire di mettere da parte un gruzzoletto di notevole entità. Ora, siamo consapevoli che Roma, Lazio e Inter siano avversarie difficili e in possesso di tutti gli strumenti tecnici per rompere le scatole fino alla fine, ma diciamoci la verità: i veri avversari sono i bianconeri di Allegri. La rosa profonda e forte, i fuoriclasse in organico, l’abitudine e l’attitudine a vincere impresse nel codice genetico sono di per sé un accredito a inanellare il settimo sigillo dopo i sei consecutivi. E dunque l’occasione di dare una mazzata forte non si può perdere. Per fare ciò, posto che la Juventus riceve un Crotone obiettivamente poco in grado di fare scherzi a Buffon e soci, bisogna anzitutto vincere a Udine. Il Napoli è stanco, sì, ma ha anche riguadagnato morale dalla vittoria europea e Mario Rui va mettendo benzina nel motore, così come il Capitano registra remoti segnali di ripresa. Si può fare, insomma. Si dovrebbe fare. E allora, che si faccia.