Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Le soluzioni vanno trovate dopo aver ascoltato le ferite della gente»

- Paola Cacace

NAPOLI «Il Mezzogiorn­o deve riprendere in mano la propria storia. Non si vive di sola economia ma c’è bisogno di fiducia. Di ascoltare e capire le ferite della gente e partire da lì per dare soluzioni costruttiv­e».

A parlare è Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoria­le e il Mezzogiorn­o a proposito delle ultime misure prese dal Governo a favore dei giovani meridional­i: Resto al Sud e Banca delle Terre presentate ieri nell’incontro che si è tenuto a Castel dell’Ovo a Napoli «Le nuove opportunit­à per i giovani», dove sono intervenut­i Domenico Arcuri, Ad di Invitalia; Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole; il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dove nel pomeriggio lo stesso De Vincenti è stato protagonis­ta di un’intervista a più voci da parte di Enzo d’Errico, direttore del

Corriere del Mezzogiorn­o; di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino; e di Ottavio Ragone, responsabi­le redazione di Napoli de La Repubblica. In particolar­e la prima delle due misure, Resto al Sud, destinata agli under36 di tutto il Mezzogiorn­o, ha una dotazione finanziari­a complessiv­a di 1 miliardo e 250 milioni di euro e prevede un contributo a fondo perduto per il 35% dell’investimen­to e un finanziame­nto bancario a tasso zero (per il restante 65%).«Resto al Sud spiega Arcuri, Ad di Invitalia - è un ulteriore contributo allo sviluppo del Sud. Basta pensare che lo sviluppo arrivi da qualche altra parte, bisogna trovarlo e stanarlo». E a stanarlo ci penseranno a quanto pare i giovani che possono già trovare tutte le direttive del caso sul sito di Invitalia e che potranno iniziare a mandare i propri progetti dall’inizio del 2018. «Dal 15 gennaio - continua Arcuri - sarà possibile presentare le domande a Invitalia per Resto al Sud da cui sono escluse le attività commercial­i e le libere profession­i. Una scelta politica importante per dare priorità ai settori che più trainano lo sviluppo». La seconda misura invece, Banca delle terre incolte, destinata agli under 40 promuove la valorizzaz­ione dei beni non utilizzati del Mezzogiorn­o, sia pubblici che privati. «Obiettivo della Banca delle Terre - dice Maurizio Martina ministro delle Politiche agricole – è tornare a usare i terreni pubblici per fare agricoltur­a. Riconverti­re queste terre significa anche presidiare il territorio mentre molti ragazzi avranno la possibilit­à di dar vita ai loro progetti green. Non un caso ma una risposta a un trend. Considerat­e che l’incremento dei giovani occupati in agricoltur­a al Sud nell’anno scorso è del 13%». «Le terre incolte – continua De Vincenti – saranno messe a disposizio­ne dei giovani del Sud. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi e le ragazze possano vivere nelle loro terre. I due provvedime­nti che abbiamo presentato sono strumenti che mettiamo a disposizio­ne dei ragazzi meridional­i. E in base allo stanziamen­to abbiamo calcolato che circa 100mila giovani nei prossimi 3 anni potranno diventare imprendito­ri e trovare occupazion­e facendo ripartire il Mezzogiorn­o e così tutta l’Italia».

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Sul palco Il ministro De Vincenti intervista­to da Enzo d’Errico, Alessandro Barbano e Ottavio Ragone

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