Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Le soluzioni vanno trovate dopo aver ascoltato le ferite della gente»
NAPOLI «Il Mezzogiorno deve riprendere in mano la propria storia. Non si vive di sola economia ma c’è bisogno di fiducia. Di ascoltare e capire le ferite della gente e partire da lì per dare soluzioni costruttive».
A parlare è Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno a proposito delle ultime misure prese dal Governo a favore dei giovani meridionali: Resto al Sud e Banca delle Terre presentate ieri nell’incontro che si è tenuto a Castel dell’Ovo a Napoli «Le nuove opportunità per i giovani», dove sono intervenuti Domenico Arcuri, Ad di Invitalia; Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole; il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dove nel pomeriggio lo stesso De Vincenti è stato protagonista di un’intervista a più voci da parte di Enzo d’Errico, direttore del
Corriere del Mezzogiorno; di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino; e di Ottavio Ragone, responsabile redazione di Napoli de La Repubblica. In particolare la prima delle due misure, Resto al Sud, destinata agli under36 di tutto il Mezzogiorno, ha una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 250 milioni di euro e prevede un contributo a fondo perduto per il 35% dell’investimento e un finanziamento bancario a tasso zero (per il restante 65%).«Resto al Sud spiega Arcuri, Ad di Invitalia - è un ulteriore contributo allo sviluppo del Sud. Basta pensare che lo sviluppo arrivi da qualche altra parte, bisogna trovarlo e stanarlo». E a stanarlo ci penseranno a quanto pare i giovani che possono già trovare tutte le direttive del caso sul sito di Invitalia e che potranno iniziare a mandare i propri progetti dall’inizio del 2018. «Dal 15 gennaio - continua Arcuri - sarà possibile presentare le domande a Invitalia per Resto al Sud da cui sono escluse le attività commerciali e le libere professioni. Una scelta politica importante per dare priorità ai settori che più trainano lo sviluppo». La seconda misura invece, Banca delle terre incolte, destinata agli under 40 promuove la valorizzazione dei beni non utilizzati del Mezzogiorno, sia pubblici che privati. «Obiettivo della Banca delle Terre - dice Maurizio Martina ministro delle Politiche agricole – è tornare a usare i terreni pubblici per fare agricoltura. Riconvertire queste terre significa anche presidiare il territorio mentre molti ragazzi avranno la possibilità di dar vita ai loro progetti green. Non un caso ma una risposta a un trend. Considerate che l’incremento dei giovani occupati in agricoltura al Sud nell’anno scorso è del 13%». «Le terre incolte – continua De Vincenti – saranno messe a disposizione dei giovani del Sud. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi e le ragazze possano vivere nelle loro terre. I due provvedimenti che abbiamo presentato sono strumenti che mettiamo a disposizione dei ragazzi meridionali. E in base allo stanziamento abbiamo calcolato che circa 100mila giovani nei prossimi 3 anni potranno diventare imprenditori e trovare occupazione facendo ripartire il Mezzogiorno e così tutta l’Italia».