Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Quella insuperabile frontiera
Scrivere di Alessandro Leogrande al passato costa davvero fatica a chi lo ha conosciuto e apprezzato. Lo testimonia lo sgomento che ha preso i suoi numerosissimi amici e colleghi, ma anche chi lo ha amato esclusivamente attraverso la sua attività intellettuale: libri, articoli, programmi radiofonici, inchieste. Una valanga di commenti ha invaso i social dalla mattina di ieri, rimbalzando, nell’incredulità generale, da una parte all’altra dell’Italia. Il fatto è che la scomparsa di Leogrande fa sentire più soli molti intellettuali, in particolare della sua generazione. Lo scrittore tarantino ha praticato un’idea di letteratura alta, con una tensione etica non comune, specie in un orizzonte come quello attuale, fatto molto spesso di scritture puramente decorative e autoreferenziali. Leogrande era uno di quegli uomini che sembra possano indicare una strada, pur senza enfasi o grandi manifesti. Una strada fatta di impegno, alla ricerca di un senso. Lui l’ha imboccata con i suoi libri, con le sue inchieste. Ne La frontiera ci ha dimostrato con infallibile semplicità che ogni naufragio al largo delle nostre coste è un avvenimento a sé stante, nasconde cioè storie e vite di singoli individui. Lo scrittore pugliese sapeva bene che la tragedia dei migranti non è solo un evento di massa, ma l’insieme di tanti percorsi che si incrociano in una drammatica temperie storica. Per questo il suo libro è un libro necessario per capire meglio il tempo in cui viviamo e la situazione di un mondo che preme alle nostre porte e non è poi così lontano come ci appare. Leogrande si è occupato dell’attualità, ma teneva i piedi ben piantati nella storia e nella cultura di sinistra, radicale e impegnata. Tra i suoi ultimi scritti, per le edizioni dell’Asino, un testo sull’«Altro Risorgimento di Carlo Pisacane». Non a caso, un saggio su un rivoluzionario di altri tempi, che però può ancora parlare al presente. Come lui, anche Alessandro coltivava la speranza di poter costruire un mondo migliore.