Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il padre Stefano: per noi eri la Gioia Saviano: hai cambiato il mondo
La notizia della morte di Alessandro Leogrande si è diffusa ieri mattina sui social, a partire dall’accorato messaggio del padre Stefano: «Alessandro, per me, era bellissimo. Alessandro era la Gioia, che entrando in casa, ci coinvolgeva e travolgeva, roboante e trascinante; ma era anche il lavoro fatto bene, analitico e profondo; tutto alla ricerca della verità; ed era anche la denuncia; fatta con lo stile dell’annuncio, che, nonostante tutto, un mondo migliore, è ancora possibile».
Tarantino di nascita ma romano d’adozione, Leogrande, che è stato vicedirettore della rivista «Lo straniero» diretta da Goffredo Fofi, collaboratore di diversi quotidiani e di Radio3, ha vinto nel 2003 il Premio Sandro Onofri con Le male vite (L’Ancora del Mediterraneo). I suoi libri, l’ultimo è La frontiera (Feltrinelli) mostrano il suo impegno sociale.
Tra gli altri, lo ha ricordato con commozione lo scrittore Roberto Saviano: «Addio amico mio, addio anima che aveva il coraggio della bontà e dell’indignazione. Questo mondo di merda l’hai davvero cambiato, perché con le parole hai agito sui tuoi lettori e su chi, come me, ti ha ascoltato, letto e voluto bene. Sei stato luce di baleno, ma restano i tuoi libri. I tuoi grandi libri. I tuoi immensi libri».
Leogrande era anche consulente culturale del Salone del Libro di Torino. «È stato fra gli elementi della squadra a offrire uno fra i più importanti contributi di idee, sguardi e proposte. Stava già lavorando con a nuovi progetti per l’edizione 2018» hanno ricordato il presidente Massimo Bray, il vicepresidente Mario Montalcini e il direttore Nicola Lagioia. Messaggi commossi anche dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dal governatore della Puglia Michele Emiliano.