Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MERRY CHRISTIAN «IO, IL DISCO E IL SAN CARLO»

L’attore-cantante presenta il suo album natalizio questa sera alla Feltrinell­i di Chiaia «Sono canzoni di tutti i tempi alcune delle quali tradotte. Poi c’è “Lacreme napulitane” Un grande onore per me lo show del 27 dicembre. Ci divertirem­o con gli amici»

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Christian De Sica arriva stasera nella «sua» Napoli per presentare il suo disco «Merry Christian» alla Feltrinell­i di Chiaia alle 21. Con l’attore (regista, sceneggiat­ore e doppiatore), sempre più nelle vesti di cantante, ci sarà anche Serena Autieri.

«Quest’anno - racconta - mi hanno chiesto, oltre al classico film di Natale, di fare anche un disco per le feste e ho detto subito sì». E infatti il disco è una vera e propria colonna sonora delle feste, con i brani internazio­nali più famosi cantati da De Sica: 11 grandi classici del Natale rivisitati. Nell’album, infatti, si alternano canzoni di tutti i tempi alcune delle quali tradotte. La chicca è la presenza nella track list anche di «Lacreme napulitane».

Anche questa una canzone di Natale?

«Sì, ho scoperto, sentendo attentamen­te il testo, che anche ”Lacreme napulitane” non è solo una canzone di emigrazion­e, come si è sempre pensato”, ma che è dedicata al Natale. Il disco tutto me l’ha proposto (e me l’ha prodotto) il mio manager Niccolò Petitto ed è un omaggio al Natale canoro, che è molto americano perché è lì che sono state scritte le più belle canzoni delle feste natalizie».

Quelle più famose, è vero. E per il disco lei le ha anche tradotte in italiano.

«Infatti. Ho chiesto aiuto a Renato Zero e a Vincenzo Incenzo (che lo fece anche nel “Principe abusivo a teatro”. Le hanno tradotte, rilette. Da “Santa Claus domani verrà” a “Camminando nella fantasia” e “Astro del ciel”. E poi c’è “Lacreme napulitane”», bellissima canzone scritta da quel genio che

è stato Libero Bovio».

Un omaggio alla tradizione napoletana, in vista anche del suo atteso show delle feste al San Carlo, «Christian racconta Christian De Sica», previsto per il 27 dicembre?

«Certo, la presenterò infatti al San Carlo, assieme a parte delle canzoni dell’album, come “Jingle bells”, resa rockeggian­te da mio figlio Brando. Nell’album poi ci sono quaranta orchestral­i che mi accompagna­no. Gli stessi che saranno al San Carlo, aumentati però fino a cinquantad­ue unità».

Che spettacolo sarà quello del San Carlo? Cosa rappresent­erà per lei?

«Per me sarà un grande onore arrivare sul palco del San Carlo e lo dico questo pensando a mio padre. Il tutto è nato sempre dallo stimolo di Petitto, al quale ho detto che avrei voluto fare qualcosa nella città che amo di più e accogliere tutti i miei (moltissimi, ndr) amici napoletani. Con tante canzoni. Ecco, lo spirito dello spettacolo sarà proprio quello dell’amicizia, del divertimen­to, della libertà e della semplicità, pur circondato da tanti profession­isti come il pianista Riccardo Biseo, diretti dal maestro Marco Tiso e con Pino Strabioli che dividerà con me il palco raccontand­omi». Una serata da mattatore, da showman ormai accorsato, dove Christian De Sica ripercorre­rà la sua vita, la sua carriera, i suo amori.

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Mattatore Christian De Sica con lo smoking bianco e, nel tondo, con il classico cappello rosso di Babbo Natale

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