Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Perché Napoli-Juve non è sfida scudetto

- di Monica Scozzafava

Napoli-Juventus è sempre stata la madre di tutte le partite e, negli ultimi anni, ha assunto la connotazio­ne di sfida scudetto. É stato così soprattutt­o due anni fa a Torino, quando la distanza a favore del Napoli era di due punti . La storia ha raccontato poi di uno dei più bei gol di Simone Zaza (l’attaccante oggi al Valencia, ndr) e del sorpasso bianconero. Era il 13 di febbraio, le sorti del campionato cambiarono a favore della squadra di Allegri e il Napoli terminò secondo in classifica. Ora siamo a dicembre, dunque due mesi prima, di un campionato diverso in cui anche a Natale e Capodanno le squadre scenderann­o in campo. Il Napoli ha quattro punti di vantaggio e benchè mediaticam­ente fa «comodo» a tutti definire la partita di venerdì prossimo sfida scudetto, in realtà, non è così. Cinque consideraz­ioni, la prima: è trascorso appena un terzo della una stagione e le quattro squadre che sono ai primi posti sono divise da appena sette punti (con la Roma ultima a 31 punti che ha addirittur­a una partita in meno) e sul piano del gioco, dei risultati e della rosa, ciascuna può concorrere per il titolo; la seconda: il Napoli di oggi ha cambiato pelle rispetto a quello che negli anni passati ha affrontato la Juventus. É una squadra finalmente matura, capace non soltanto di offrire il gioco più spettacola­re d’Europa, ma anche di gestire e controllar­e le partite. Probabilme­nte se questo collettivo fosse stato quello di due anni fa allo Stadium mai avrebbe subito il gol del ko; la terza: proviamo ad immaginare i tre possibili risultati, solo in un caso, e cioè vittoria del Napoli, potremmo parlare di solco (scudetto) tracciato dagli azzurri rispetto ai bianconeri e agli altri avversari. Sarebbero infatti sette i punti di distacco dalla Juventus e anche se l’Inter, chiamata alla «facile» sfida casalinga contro il Chievo, vincendo restasse a due punti, avrebbe lo svantaggio la settimana successiva di sfidare una Juve già sconfitta a Napoli e affamata di riscatto. Nel caso di pareggio, un punto a testa non cambierebb­e lo scenario nè per i partenopei nè per i bianconeri. E se l’Inter avesse la meglio sul Chievo supererebb­e il Napoli e la sfida scudetto a distanza di una sola settimana sarebbe quella tra Spalletti e Allegri; la quarta è una conseguenz­a: proprio perchè per la prima volta la pressione non ce l’ha il Napoli ma la Juventus, il rischio è tutto per gli avversari. Che arrivano al San Paolo senza Higuain e sfidano per la prima volta la migliore difesa d’Italia. Detto tutto ciò, torniamo al punto di partenza: al fascino intramonta­bile di una partita che richiama al San Paolo 60mila spettatori, che a tutti piace definire sfida scudetto e che anche per gli addetti ai lavori è il macht clou della 15esima giornata. Ma la gara che ha stravolto il palinsesto di Sky, facendo anticipare almeno su On Demand la messa in onda di Gomorra, numeri e dati alla mano non può oggettivam­ente definirsi tale. Il tricolore è lontano, vada come vada.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy