Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Area Domizio-flegrea Duecento milioni per le infrastrutture
Intese pubblico-privato da Bacoli a Giugliano
NAPOLI Duecento milioni di euro per ridisegnare il futuro dell’area Domitio-flegrea grazie al Masterplan presentato ieri al convegno organizzato dall’Acen, Associazione dei Costruttori edili Napoli e Unione industriali di Napoli. «Il litorale Domitio — spiega il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola — è uno dei punti strategici della regione, nel quale si addensano le cose più belle anche le più negative. Il masterplan presentato non vuole affidare a pianificazioni teoriche il nostro futuro bensì trovare un punto d’incontro tra grandi progetti e la capacità di operare nell’immediato. Ora serve un confronto tra gli operatori economici e il sistema delle autonomie locali. La settimana scorsa, intanto, è stato siglato il primo importante protocollo d’intesa tra la Regione e i Comuni». Quattordici i Comuni con i quali la Regione ha siglato il protocollo d’intesa per la rigenerazione che sarà realizzata nell’ambito del Programma operativo Fesr 20142020. Nel dettaglio: quattro nella provincia di Napoli (Monte di Procida, Bacoli, Pozzuoli, Giugliano) e dieci nel Casertano (Cancello e Arnone, Carinola, Castel Volturno, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone, Parete, Sessa Aurunca, Villa Literno, Francolise).
Nuova infrastrutturazione, riqualificazione delle infrastrutture esistenti, risanamento ambientale e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturale. Ecco gli obiettivi del piano che prevede un investimento di circa 200 milioni di euro, oltre al valore di altri progetti già avviati nella zona. «La Regione ha lanciato oggi un confronto con i costruttori — continua Bonavitacola — Scegliamo quindi un metodo di lavoro condiviso con enti locali e parti sociali». «L’area coinvolta dal Masterplan — commenta Francesco Tuccillo, presidente Acen — è molto ampia e si estende per 740 chilometri quadrati e comprende circa 500 mila abitanti. Chiederemo dunque di essere parte attiva nel processo di definizione, come associazione di costruttori. È un partenariato pubblico-privato su un’area ricca, con grandi attrattive culturali e molte attività economiche».
In poche parole il masterplan prevede interventi pubblico-privati. I privati presenteranno proposte di investimento e spetterà alla Regione definire e selezionare queste proposte in un’ottica compatibile con la vocazione dell’area. «Inutile parlare di infrastrutture — spiega Gaetano Troncone, vice presidente Acen — senza comprendere nel ragionamento il servizio di queste stesse infrastrutture. Se non si sa cosa serve sul territorio si spreca denaro senza ottenere risultati. Per raggiungere gli obiettivi è necessaria una collaborazione tra pubblico e privato. E questo è possibile tramite il partenariato. Per quanto riguarda gli investimenti privati sebbene in tempi ristrettissimi, in ambito associativo abbiamo avviato una ricognizione di iniziative private nel perimetro dei 14 Comuni individuato dalla delibera regionale sul Masterplan: i primi otto investimenti produttivi, significativi e ben strutturati, valgono oltre 450 milioni di euro. Questa iniziativa contribuisce sicuramente ad accelerare il rilancio dell’area flegrea da noi tanto auspicato – dice Ambrogio Prezioso presidente dell’Unione industriali di Napoli – è noto il nostro interesse per una tipologia di programmazione di area vasta, che significa mettere a punto progetti non solo per Bagnoli ma per l’intera area flegrea».
«Il Masterplan — conclude David Lebro consigliere delegato alla pianificazione territoriale e urbanistica della Città Metropolitana di Napoli — è il primo atto di una pianificazione che avverrà entro i 60 giorni e metterà in rete, con la Regione Campania, le imprese sane che vogliono fare investimenti per aiutare il cambiamento. Parliamo di una zona meravigliosa ma spesso vessata. Eppure tutto si può sanare».