Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il rettore: «I miei studenti non arrivano in facoltà con orologi tanto preziosi»
Al Corso Vittorio Emanuele c’è la sede storica dell’università Suor Orsola Benincasa, frequentata ogni giorno da centinaia di studenti.
Rettore Lucio D’Alessandro, negli anni le sono mai stati segnalati problemi di microcriminalità?
«In passato qualche volta è capitato, ma sinceramente negli ultimi anni non è mai accaduto. Speso sollecito i miei studenti sulla sicurezza, ma nessuno si è mai lamentato, nè mi ha parlato di piccoli o grandi crimini subiti. Probabilmente l’affluenza massima degli studenti è mattutina».
All’imprenditore Antonio D’Amato hanno rapinato l’orologio al corso Vittorio Emanuele alle 13 di domenica scorsa.
«Che dirle, sarà che i miei studenti non vengono all’Università con orologi o monili di altissimo valore. Detto ciò i miei ragazzi mi parlano di tanti altri disservizi o inefficienze qui al Corso». Ci dica. «Mi segnalano spesso che le strade sono sporche e maleodoranti, del resto qui nei pressi del nostro ingresso ci sono i
cassonetti sempre stracolmi. La viabilità è diventata difficile, c’è disordine dappertutto. Con la sosta selvaggia e le varie interruzioni per lavori».
La maggior parte arriva all’Università con mezzi di trasporto pubblico.
«E meno male. Sarebbe assurdo trovare parcheggio, alle spalle della nostra sede i sarebbe anche uno spazio abbastanza grande, ma sin dal mattino trovare un posto disponibile diventa un’impresa. Capisco che ci troviamo nel centro cittadino, ma sarebbe opportuno garantire alla nostra plaeta di studenti una situazione meno caotica. Basterebbe una pulizia maggiore delle strade e soprattutto una diversa organizzazione dei lavori».
Le è capitato di non sentirsi al sicuro all’uscita dall’Università?
«Sinceramente no».
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