Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Comune si defila, niente Filangieri L’ex dirottatri­ce ospite in Ateneo

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Dall’ex Asilo Filangieri all’Università Federico II, cambia la sede dell’incontro con Leila Khaled, militante del Fronte Popolare per la Liberazion­e della Palestina, promosso a Napoli il 4 dicembre da un cartello di associazio­ni e gruppi politici di sinistra. L’ex guerriglie­ra, protagonis­ta nel 1969 e nel 1970 di due dirottamen­ti aerei che si conclusero senza vittime - una terrorista secondo Israele, un’eroina della resistenza secondo gli attivisti della causa palestines­e - parlerà in aula 4 al dipartimen­to di Giurisprud­enza dell’ateneo Federico II, in via Marina. Lo hanno annunciato ieri i promotori dell’incontro, durante la conferenza stampa allo Ska occupato alla quale hanno preso parte Francesco Amodio, dei Cobas Scuola; Luca Tavano, esponente di Officina 99; Alì Oraney, cittadino giordano e militante della causa palestines­e; Omar Suleiman, attore teatrale e gestore del Caffè Arabo in Piazza Bellini. L’ufficializ­zazione della sede del dibattito arriva dopo un percorso piuttosto tormentato. Circa due settimane fa, infatti, gli organizzat­ori avevano chiesto al Comune di Napoli di mettere a disposizio­ne la Sala dei Baroni. L’amministra­zione non l’ha concessa e la motivazion­e ufficiale è stata che il 4 dicembre lo spazio sarà impegnato da un altro evento. La seconda opzione era l’Asilo Filangieri, edificio di proprietà comunale, ma autogestit­o da un collettivo. L’iniziativa, fino alla scorsa settimana, era infatti prevista lì. Nelle ultime ore, però,si è concretizz­ata l’opportunit­à di portare l’esponente del Fronte Popolare all’Università in un’aula da 200 posti e gli attivisti pro Palestina hanno preferito questa soluzione. Hanno, dunque, presentato richiesta dello spazio al rettorato, che l’ha concesso, nonostante Khaled sia un personaggi­o destinato a far discutere. «Non me ne sono occupato io ma credo - commenta il direttore del dipartimen­to di Giurisprud­enza, il professore Lucio de Giovanni - che la Federico II possa e debba essere sempre un luogo di confronto e di dibattito».

Khaled è in Italia per una serie di incontri. Prima che a Napoli, sarà ospite a Cagliari ed a Roma. A settembre era intervenut­a già al Parlamento Europeo. A metà della scorsa settimana, quando è trapelata la notizia del suo arrivo, ci sono state polemiche molto aspre, da parte di alcuni settori della comunità israeliana in Italia. «Lei ed il Fronte Popolare hanno protestato - si sono resi protagonis­ti di gravi episodi di terrorismo ed è indegno che ora abbia l’opportunit­à di venire a fare propaganda». A queste consideraz­ioni ha replicato ieri, non meno duramente, Suleiman: «Israele è una entità sionista governata da soggetti che hanno fatto la storia del terrorismo. Sin dalla sua nascita, quando sono stati rasi al suolo 500 villaggi. Quella di Khaled è stata resistenza a quel terrorismo di Stato».

 ??  ?? La presentazi­one dell’iniziativa che in origine doveva essere ospitata nella Sala dei Baroni e poi all’ex Asilo
La presentazi­one dell’iniziativa che in origine doveva essere ospitata nella Sala dei Baroni e poi all’ex Asilo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy