Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La sindaca Appendino: «Il Napoli primo con merito, ma venerdì vinciamo noi»

- Manlio Gasparotto

TORINO Lei ama anche giocare a calcio, ci riesce anche da sindaca? In che ruolo giocava e gioca?

«Purtroppo adesso il tempo è poco. L’ultima partita l’ho giocata durante la campagna elettorale ma la voglia di tornare a fare due tiri è sempre molta. Mi trovavo molto bene nel ruolo di ala, mi piace macinare chilometri».

Farebbe giocare a calcio sua figlia? O preferireb­be un altro sport?

«Preferirò lo sport che preferisce mia figlia. E tra l’altro se Sara mantiene questa energia credo che di sport ne farà parecchio».

Il Napoli guida la classifica, con merito? Pensa che la Juve possa colmare lo svantaggio e tenere lo scudetto a Torino?

«Il Napoli di oggi è una grande squadra e senza dubbio sta difendendo il primo posto con caparbietà, ma da juventina quale sono non posso che augurare ai bianconeri di mantenere il livello delle ultime sei stagioni, e credo che ce la faranno anche questa volta».

Il campionato è ancora lungo. Chi vince venerdì?

«Spero la Juventus (sorride)».

A differenza di Napoli, a Torino c’è lo Stadium – che è un unicum in Italia – ma anche il Grande Torino, eredità olimpica. In questo lei ha un vantaggio notevole su Napoli e De Magistris, che spesso “discute” dello stadio con il presidente De Laurentiis.

«Lo Juventus Stadium e lo Stadio Olimpico sono due templi delle squadre di Torino. In questi anni la città con i suoi tifosi si è battuta affinché il Filadelfia tornasse ad essere la legittima casa dei granata. Proprio recentemen­te sono stati risolti dei problemi legati a questioni tecniche e tra poche settimane lo stadio del Grande Torino avrà piena agibilità. Gli stadi di proprietà sono un valore aggiunto e lo Stadium garantisce diversi punti alla Juve».

A proposito, che rapporto ha con la Juventus e soprattutt­o con Andrea Agnelli e la proprietà?

«Direi ottimi. La Juventus oltre ad essere la squadra italiana che ha vinto più scudetti è anche un’ Istituzion­e importante per la Città di Torino, dunque i confronti nell’interesse del territorio sono stati numerosi».

E’ la Sindaca della Juventus (e del Toro e di tutti) oltre un anno, come è cambiato il modo di vedere una partita?

«Sicurament­e le guardo molto più spesso con il telefono alla mano. Battute a parte, non direi che il modo di vedere una partita è cambiato».

Il sindaco di Napoli, De Magistris, ha il vantaggio di potersi esporre allo stadio. A lei manca?

Vado allo stadio tranquilla­mente come andrei da privata cittadina, derby compreso. Sono certa che il giudizio dei torinesi sull’amministra­zione non dipenda dalla fede calcistica del sindaco».

Sullo stadio Gli impianti di proprietà sono un valore aggiunto e lo Stadium garantisce diversi punti alla mia squadra del cuore

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