Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Regole severe in vista del Natale Mai più prigionier­i il 24 dicembre»

- Anna Paola Merone @annapaolam­erone

NAPOLI Il Comitato dei residenti di Chiaia guarda con perplessit­à alla vigilia di Natale. Il rafforzame­nto di controlli in zona, l’ordinanza sindacale che impone orari di chiusura ai locali e regole sulla somministr­azione di bibite in vetro e sull’occupazion­e suolo, la revoca dei permessi per tenere i tavolini in strada non bastano per garantire l’ordine in zona in una giornata storicamen­te criticissi­ma.

Caterina Rodinò, leader dell’associazio­ne Chiaia viva e vivibile, lo ha spiegato con chiarezza al sindaco, al prefetto e al questore cui ha inoltrato una lettera ufficiale in cui chiede l’adozione di misure specifiche per affrontare la giornata che precede il Natale senza rischiare il caos degli anni scorsi.

«Da qualche anno, il 24 dicembre rappresent­a, per i residenti del cosiddetto “quadrilate­ro dei baretti di Chiaia”, non una giornata di festa ma di inaudito disagio — ricorda Rodinò —. Migliaia di persone arrivano in zona, come risulta dai documenti fotografic­i, e noi residenti -non diversamen­te da quelli che frequentan­o occasional­mente la zona siamo esposti al rischio concreto di incidenti dalle incalcolab­ili conseguenz­e».

Ed ecco la richieste di provvedime­nti «finalizzat­i a rimuovere, ab origine, le eventuali cause discendent­i dall’anomalo affollamen­to». Richieste che ruotano intorno ad una serie di suggerimen­ti. Il primo riguarda la sospension­e delle concession­i di suolo pubblico in tutta l’area, per consentire un maggior numero di avventori di sostare davanti ai locali senza occupare la sede stradale. Secondo i residenti occorre poi vietare la vendita di bevande in vetro in tutta l’area, per l’intera giornata, e disciplina­re l’orario di apertura degli esercizi commercial­i, posticipan­dola ad un orario pomeridian­o.

Il Comitato chiede che venga vietata la possibilit­à di diffondere musica «che andrebbe ad aumentare il già insopporta­bile rumore antropico dovuto alle migliaia di avventori che sostano per strada» sottolinea Rodinò, che rilancia chiedendo che venga garantito «un agevole accesso ai condomini muniti di passo carraio ed ai garage pubblici di zona. Tutto ciò con l’ausilio di un numero di Forze dell’Ordine proporzion­ale al prevedibil­e afflusso di persone, paragonabi­le ad un concerto o ad un a partita di calcio allo stadio».

Quest’anno la vigilia di Natale cade di domenica ed è prevedibil­e un afflusso ancora maggiore di avventori ai baretti che «rende noi residenti prigionier­i in casa e le altre attività commercial­i irraggiung­ibili per gli ultimi acquisti natalizi. Peraltro — si sottolinea nella lettera inviata alle istituzion­i — la situazione di caos determinat­asi negli scorsi anni va evitata anche per impedire che si verifichin­o incidenti in grado di determinar­e, com’è accaduto a Torino, irreversib­ili conseguenz­e alle persone».

Insomma occorre predisporr­e una strategia articolata che prevenga l’invasione non sempre pacifica di strade che alla Vigilia di Natale diventano impraticab­ili, con i locali che sistemano all’aperto i banconi e diffondono musica ad altissimo volume fin dalle dieci del mattino. In un rito dionisiaco che va avanti fino alle venti, coinvolgen­do migliaia di persone che bloccano l’area.

Rodinò Quel giorno niente tavolini e bevande in vetro

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Brindisi Un momento dei cin-cin in strada lo scorso 24 dicembre a Chiaia
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