Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Violenza nella stazione Picchiato da quattro bulli

- T. B.

NAPOLI Lui era solo, loro erano in quattro, lo hanno pestato fino a fratturarg­li uno zigomo: Gaetano M., 22 anni, di Ercolano, è finito in ospedale. La cugina ha postato su Facebook alcune sue foto — impression­anti — e ha chiesto aiuto per identifica­re i responsabi­li. Il suo post ieri pomeriggio aveva raggiunto più di 10.000 condivisio­ni.

L’aggression­e a Roberto è avvenuta nella stazione della Circumvesu­viana di Pompei — Villa dei Misteri. Erano le 21.50, scrive Pika Mina, e lui aspettava, come faceva spesso, il treno per tornare a casa. I bulli, secondo la ragazza, erano ubriachi. I carabinier­i ne hanno identifica­ti due e li hanno denunciati per lesioni personali: uno è di Torre Annunziata, l’altro di Boscotreca­se. Ora i militari sono al lavoro per dare un nome agli altri due e per chiarire la dinamica del pestaggio, su cui nutrono ancora qualche dubbio. «Condividet­e e chi ha visto parli — scrive Pika Mina — Domani potrebbe capitare a uno dei vostri figli». L’appello non è rimasto inascoltat­o. Immediate sono scattate le reazioni di solidariet­à da parte della rete: un migliaio i messaggi, le condivisio­ni in tarda serata sfioravano le 15 mila. C’è chi sollecita condanne severe per i responsabi­li, chi ritiene che la gente comincerà a farsi giustizia da sola, chi invoca l’installazi­one di telecamere. Qualcuno addirittur­a invita a reclutare «qualche disoccupat­o onesto e padre di famiglia che possa lavorare per supervisio­nare quella zona... Avranno la ragione, la volontà e la rabbia giusta per agire in una situazione del genere».

Sulla vicenda è intervenut­o anche il sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, che in un comunicato diramato ieri pomeriggio afferma di avere convocato per lunedì al Comune un tavolo con polizia, carabinier­i e vigili urbani. L’obiettivo è creare un «piano interforze» contro il bullismo, per rispondere alle tante richieste delle mamme di Pompei, allarmate da altri episodi di violenza che sarebbero avvenuti tra i giovani della città degli Scavi. «Faremo di tutto per agire tempestiva­mente e bloccare un fenomeno che sta diventando preoccupan­te», ha scritto Amitrano nella sua nota stampa.

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