Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il «Pipita» lavora sodo: non vuole saltare la sfida

- Ciro Troise

NAPOLI Napoli-Juventus è soprattutt­o la sua partita, il grande ex, il trascinato­re del sogno scudetto del 2016, quando non servirono nemmeno i suoi 36 gol. Il Pipita rappresent­a un pezzo di storia per il Napoli che, con la sua cessione alla Juventus, ha rinforzato l’ossatura dell’organico a disposizio­ne di Sarri. Al San Paolo ci è già tornato nella scorsa stagione, nella doppia sfida tra campionato e Coppa Italia. Furono serate molto calde, per i fischi, la polemica a distanza avuta con De Laurentiis e soprattutt­o i suoi gol: nella scorsa stagione ne realizzò quattro contro il Napoli. La frattura alla mano sinistra sembrava volerlo tenere fuori dalla sfida di domani sera ma Higuain vuole essere presente. «Sta cercando di dare tutto per esserci, ma manca poco tempo alla partita. Se giocherà sarà una cosa buona per noi, altrimenti abbiamo altri ottimi attaccanti che possono subentrare», ha dichiarato Khedira. Ieri l’argentino ha sostenuto parte dell’allenament­o in gruppo ma avvertiva ancora molto dolore, lunedì si è sottoposto ad un intervento chirurgico di riduzione e sintesi della frattura alla mano sinistra. Le possibilit­à che possa essere convocato per la trasferta di Napoli sono in crescita ma è difficile che sia in campo dal primo minuto, sarà decisivo l’allenament­o di oggi per verificare le sue condizioni.Gli altri acciaccati sono Cuadrado e Bernardesc­hi, che dovrebbero comunque farcela ad essere convocati. Il colombiano, nelle sei sfide tra il Napoli di Sarri e la Juventus di Allegri, ha sempre trovato spazio anche se talvolta a gara in corso. Le sue condizioni sono determinan­ti per scoprire l’identità della Juventus al San Paolo. Se Cuadrado non sarà al massimo, Allegri potrebbe scegliere il 3-4-2-1 con Dybala e Douglas Costa alle spalle di Mandzukic per tentare di colpire il Napoli tra le linee. La Juventus penserà soprattutt­o a contenere gli azzurri, con le linee molto strette e la pressione intensa, ma poi cercherà di far male con le ripartenze, sia attraverso le catene laterali con i cross per Mandzukic, che per le vie centrali con la capacità soprattutt­o di Dybala di fungere da regista avanzato. Da Castel Volturno emergono più certezze, saranno confermati i «titolariss­imi» visti ad Udine, con l’inseriment­o di Mario Rui che ha smaltito i fastidi alla caviglia.

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