Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cascetta svela i numeri del metrò
NAPOLI La città sotterranea fa parte della storia di Napoli. Quella delle gallerie può diventare il futuro di una metropoli che si identifica sempre di più con il suo metrò. Arte, tecnologia e fantasia miscelate insieme in un’opera che ottiene riconoscimenti da tutto il mondo. Basti pensare che la stazione di Toledo è stata dichiarata la più bella del globo e che è uno dei siti «d’arte» più visitati.
Ora Napoli si aggiudica il World tunnel congress per il 2019. La rete delle gallerie ottiene il riconoscimento di «Ita Tunnel Landmark» che verrà consegnato in occasione del prossimo congresso mondiale di Dubai 2018. Non male.
Un evento svelato ieri anche dal presidente della metropolitana Ennio Cascetta al congresso-dibattito con Giuseppe Gaudiello (presidente Railways & Mass Transit Business Unit Ansaldo Sts), Mario Calabrese (assessore alle Infrastrutture e Trasporti Comune di Napoli), Ugo Carughi (presidente di Docomomo Italia) e Daniela Giampaola, responsabile degli scavi archeologici della metropolitana.
«Quest’anno - ha spiegato Andrea Pigorini, presidente della Società Italiana Gallerie per il consueto convegno che organizziamo in onore di Santa Barbara è stata scelta Napoli, in una sorta di percorso di avvicinamento dell’associazione e dei suoi soci al congresso mondiale che si terrà dal 3 al 9 maggio 2019 a Napoli appunto. La città è uno dei siti storici e artistici più importanti d’Italia e ha una delle più antiche tradizioni al mondo di scavi in sotterraneo». Infatti si inizia già con i greci.
Una giornata di studio, quindi, che è partita dal passato per arrivare fino ai giorni nostri dove la costruzione di una metropolitana sviluppata secondo il concetto delle «3A» (Arte, Archeologia ed Architettura) ha permesso di portare alla luce e valorizzare parte dell’immenso patrimonio storico sotterraneo di Napoli.
«È la prima volta - ha detto Cascetta - che si fa una analisi ex post di una infrastruttura pubblica secondo le nuove normative: visto che sono stati spesi circa 4 miliardi in un lungo arco temporale e che la metropolitana è utilizzata da 45 milioni di persone l’anno con una crescita costante ci siamo chiesti se è valsa la pena fare questa infrastruttura. Secondo tutti gli indicatori economici e di utilità per la cittadinanza la risposta è molto positiva e ci inducono a lavorare al meglio per il futuro seguendo sempre i canoni vitruviani di solidità, utilità e bellezza».
Ecco alcuni dei numeri forniti da Cascetta. Sulla «Linea uno» sono stati realizzati 18,2 km di gallerie e 18 stazioni, so- no in costruzione 4 km di gallerie e 5 stazioni. Si tratta della più grande opera infrastrutturale della Campania del costo complessivo di 3,8 miliardi (di cui 270 milioni di archeologia) per la linea uno e 790 milioni per la linea sei (di cui 54 in opere relative all’archeologia). Nel 2017 il numero di utenti stimati della linea uno è pari a 45 milioni. Il costo economico della