Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Incarico a Zecchino, assolto il rettore del Suor Orsola
NAPOLI Non fu commesso alcun illecito nell’assegnare a Francesco Zecchino, figlio dell’ex ministro Ortensio, un incarico da ricercatore all’università Suor Orsola Benincasa. Il gup Marina Cimma, al termine del processo con rito abbreviato, ha assolto il rettore, Lucio d’Alessandro, e tre docenti che componevano la commissione «perché il fatto non sussiste». Si conclude probabilmente qui, dunque, una vicenda che risale al 2003 e che è stata oggetto di diversi ricorsi amministrativi. Il pm Graziella Arlomede ipotizzava l’abuso d’ufficio per il rettore e anche il falso per i professori Giovanni Coppola, Anna Giannetti e Alessandro Viscoglioso e aveva chiesto la condanna rispettivamente a due anni e mezzo e a tre anni di reclusione. Soddisfatti gli avvocati del collegio difensivo, Luigi Tuccillo, Vittorio Manes e Pasquale Coppola.
«Sono molto soddisfatto di questa pronuncia — fa sapere d’Alessandro — ma sono sempre stato assolutamente sereno sul buon esito di questa vicenda, a mio avviso limpida in ogni sua fase e che invece ha avuto fin troppa eco mediatica. Voglio esprimere un sentito ringraziamento al mio avvocato, professore Vittorio Manes, alla mia famiglia, ai colleghi del mio ateneo e all’intero mondo universitario, compresa la Conferenza dei rettori, che non hanno mai cessato di darmi fiducia». Anche i docenti hanno creduto opportuno intervenire: «La comunità di professori e ricercatori dell’Università Suor Orsola, che già sentì di esprimere la sua vicinanza al rettore, vuole ora, con stima e gratitudine immutate, rallegrarsi perché questo brutto capitolo si è concluso, com’era, d’altronde, giusto e atteso. Fatta definitiva chiarezza, auguriamo al nostro rettore di proseguire nel suo lavoro, per guidare con lo stesso entusiasmo questa comunità di studiosi e di studenti, sempre nel segno della eccellenza nella ricerca e nella formazione per il nostro Mezzogiorno».