Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Più cultura e meno commerci per la fondazione De Felice
Nuovo statuto per la fondazione De Felice a Palazzo Donn’Anna: comitato scientifico allargato e dotato di maggiore potere decisionale sulla linea culturale, cda allargato a rappresentanti designati dalle Accademia dei Lincei e Pontaniana, e rappresentanza ridotta della Regione. Lo statuto arriva dopo due anni e mezzo dal (positivo) commissariamento con la nomina della professoressa Marina Colonna (presidente dell’Associazione Dimore storiche) e preserva l’istituzione culturale di Palazzo Donn’Anna da ogni rischio di «messa a reddito» con sfruttamento mercantile dello splendido locale che ospitò gli studi dei donatori, i professori architetti Ezio De Felice ed Eirene Sbriziolo. Lo statuto stabilisce anche che non sono ammesse attività e utilizzi diversi da quelli definiti da Ezio ed Eirene De Felice: se ciò dovesse accadere, i beni tornerebbero agli eredi. Roberto Fedele, il segretario, sottolinea la tenacia e la determinazione della commissaria e afferma che «i vertici della Regione hanno compreso che la Fondazione non può essere trattata alla stregua dei soliti baracconi buoni a conquistare consensi politici ma va lasciata al progetto culturale dei due professori». Del progetto fa parte proprio quel Premio per gli Studi di Museologia e Museografia, intitolato a De Felice che si consegna stamane alle 11,30. Con Marina Colonna intervengono il direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger Mariella Utili direttore Ministero Beni Culturali Campania e componente della giuria, presieduta da Gian Luca Basso Peressut.