Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il mio amore per il Natale nelle ricette delle feste
In edicola Il nuovo volume della food editor del «Corsera» è una guida alla preparazione di 60 piatti rituali Dal timballo di pasta rubato alla nonna alla torta di pere e cardamomo
Amo il Natale. E lo dico come premessa: è l’unico periodo dell’anno in cui tutto è permesso. Ogni esagerazione è concessa: dai festoni dorati alle palline luccicanti. Ai cibi.
Amo il Natale. Ve lo dico come premessa a questo articolo. Quando mi sono domandata perché io sia così follemente innamorata di questo periodo dell’anno, la risposta che mi sono sempre data è: perché no? Insomma, parliamoci chiaro: è l’unico periodo dell’anno in cui tutto è permesso. Ogni esagerazione (che altrimenti sarebbe bandita e che mi farebbe sentire insensata) è concessa: festoni dorati, palline luccicanti, fiocchi rosso cardinale. E cibi che normalmente non prendo in considerazione diventano (improvvisamente) amici. Lo zucchero, per dire, mi sembra meno pericoloso del solito. La frutta è stranamente più buona se secca o candita. La pasta è la benvenuta. E, con lei, ogni sperimentazione. Che mi consenta di pescare dalle ricette di famiglia. O, cosa ancora più gradita, di provarne di nuove. Quelle che accumulo nel corso dei miei viaggi o nelle mie letture. Ecco, il bello del Natale è forse il tempo trascorso a pensare cosa cucinerò per i miei invitati. E’ quello il significato vero di queste feste: prendersi cura a tavola delle persone a cui voglio più bene. Un impegno vero, se pensiamo che non esiste più un solo Natale. Ma tanti… Quello da famiglia allargata. Quello da vegetariani o da vegani. Quello lontano da casa. E la lista potrebbe allungarsi a dismisura. Ecco perché concedermi il lusso di scrivere questo mio nuovo libro è stato un regalo che ho fatto, prima di tutto, a me stessa. Con le foto meravigliose di Laura Spinelli e Stefania Giorgi (e il contributo di Claudia Ferri e Beatrice Pilotto), Ricette per Natale (in edicola con il
Corriere della Sera fino al 24 gennaio) è un lungo racconto emozionale nei sapori e nelle atmosfere delle feste. Quando anche accendere una candela profumata e mettersi a impastare un pane può sembrare un gesto romantico e molto natalizio. Sarà colpa, forse, dei tanti film americani con i quali siamo cresciuti. Quelli che ci hanno convinto che, sì, trasportare un albero di Natale in mezzo alla neve può anche essere romantico. O che produrre biscotti allo zenzero per un centinaio di persone è il più grande atto d’amore che potete compiere verso gli altri e verso voi stessi. Di questo parlo infatti nel mio libro, accanto a 60 ricette che ho selezionato tra quelle che più amo per questi giorni di festa. E che vi propongo per accompagnarvi in un viaggio, spero divertente e ispirato, tra i sapori del Natale. Dal timballo di pasta, che ho rubato a mia nonna, alla torta di pere e cardamomo, oramai grande classico delle mie tavole. Ogni ingrediente è parte di un modo di interpretare la cucina delle feste. E ho voluto condividere con voi. Ma quello che più mi piacerebbe riuscire a trasferire è la sensazione di gioia che provo in queste settimane, che pure a tratti sono frenetiche.
Ma l’obiettivo, che rincorro ogni anno soprattutto in cucina, è provare a ritrovare lui: il mio personalissimo spirito del Natale presente. Quello che credevo perduto con la mia infanzia e i miei sogni di bambina. Quello che ritrovo per fortuna negli occhi di mio figlio Giovanni. Ma che so che devo conservare vivo dentro di me. Per sentirmi felice. E contenta di essere qui, ad esempio, a condividerlo con i miei lettori. Buon Natale.
Gli affetti È bello prendersi cura delle persone a cui voglio più bene e cucinare per gli invitati