Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bennato formato teatro: «È luogo di storie»
Domani sera al Diana classici e brani contenuti nell’ultimo «Da che Sud è Sud» Il musicista: «Tanti giovani non stanno alle regole dei talent show e scelgono la chitarra battente e il tamburello»
«Il concerto in teatro mi è molto congeniale. Assume per me un significato diverso. Mi trovo di fronte a un pubblico che non è quello che mi segue open air». Eugenio Bennato domani sera (alle 21) al Diana di Napoli inaugura il tour teatrale che prende il nome dal suo nuovo lavoro discografico Da che sud è sud. Qual è il fascino del teatro? «Ospita un altro tipo di spettatore, quello che seduto condivide le storie e le tematiche che racconto, la mia visione del Sud: il tema dell’accoglienza, della coesistenza delle diverse culture, la questione meridionale, il brigantaggio. Tutti elementi in controtendenza rispetto alle barriere che la politica oggi continua a innalzare». Quali storie racconterà? «Quelle contenute nel mio nuovo cd, tutte autobiografiche, figlie del mio viaggiare, delle letture, del mio “universo”: canterò di Angelina Romano, accusata di brigantaggio e fucilata dai bersaglieri a soli nove anni a Castellammare del Golfo in provincia di Trapani il 2 gennaio 1862, dei ‘Mille diavoli rossi’ di garibaldiniana memoria …».
Due tipologie di pubblico accomunate dalla volontà di immergersi nella musica altra.
«Proprio così. Anche il pubblico che accorre ai miei live all’aperto è estremamente motivato, ha fatto una scelta. Esiste tutta una nuova generazione che nel filone della musica etnica ha ritrovato la sua identità contrapponendosi così alla massificazione globale. Una generazione, non più di nicchia anzi sempre più numerosa, che ha scelto di interessarsi a strumenti come la chitarra battente e il tamburello e non alle regole dei talent show e di ascoltare un’altra musica: quella di cui i media parlano pochissimo. Preferisco che sia così: musica antagonista che da sempre ho scelto non per questioni di politica ma di estetica». Spieghi meglio. «Quando iniziammo, noi della Nuova Compagnia di Canto Popolare prima, dei Musica Nova dopo, seguivamo non il fenomeno della moda del momento ma il filone della bellezza: eravamo attratti dal livello artistico dei maestri della musica popolare delle nostre terre». E il concerto di domani? «Inizierò solo con chitarra voce poi mi raggiungeranno sul palco i musicisti provenienti dai sud del mondo: Enzo Lambiase e Mujura alle chitarre, Sonia Totaro alla voce, Francesca Del Duca alle percussioni, Marwan Samer».
Gli eccidi Canterò di Angelina Romano, accusata di brigantaggio e fucilata dai bersaglieri a soli nove anni