Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Da Chiaia ai Tribunali pizza a portafoglio gratis per tutti Sorbillo: adesso sì che sono orgoglioso»
NAPOLI Tranci di pizza offerti ai passanti, fra cui moltissimi turisti, e brindisi fin dall’alba. Il riconoscimento dell’arte dei pizzaiuoli napoletani, come patrimonio immateriale dell’Unesco, ha fatto scattare la festa in tutte le pizzerie storiche della città fin dalle prime ore di ieri mattina.
Da Brandi, a via Chiaia, dove si narra che sia nata la pizza margherita, a Sorbillo, nel cuore del centro storico. Pizza per tutti a colazione e per il resto della mattinata — anche nella variante fritta — per celebrare l’arrivo dell’ambito riconoscimento atteso dal 2010 e sancire il riconoscimento di una tradizione tutta napoletana che ha messo radici nel mondo intero.
Da Sorbillo si sono ritrovati i titolari di alcune delle pizzerie più note della città, da Antonio Starita a Enzo Coccia de «La notizia», fino a Ciro Oliva di «Concettina e i tre Santi». Tutti insieme — con loro anche i fratelli Gino e Toto Sorbillo — avevano atteso il verdetto notturno da Jeju, in Corea del Sud, nella sede di Capodimonte dell’associazione «verace pizza napoletana». All’ufficializzazione della notizia, l’esplosione di gioia nel cuore della notte. Poi tutti in via dei Tribunali per festeggiare con la gente una giornata storica, arrivata dopo anni di attesa, e distribuire pizze ai passanti. «Da oggi sono ancora più orgoglioso di essere un pizzaiuolo napoletano - afferma Sorbillo - abbiamo fatto una veglia, tutta la notte, per aspettare la decisione dell’Unesco e finalmente abbiamo ottenuto un riconoscimento planetario».
La pizza «a portafoglio» è stata gustata da napoletani, ma soprattutto da stranieri che si sono lasciati trascinare in questa insolita festa di strada applaudendo all’entusiasmo dei pizzaiolo.
Da Brandi, col titolare Eduardo Pagnani, si sono ritrovati una serie di rappresentanti di associazioni di categoria e Vincenzo Borrelli, vicepresidente della sezione turismo dell’Unione Industriali. Con loro, seduti ai tavoli, i giovani di Coldiretti con le bandiere gialle dell’associazione mentre i pizzaioli sfornano pizze su pizze distribuite in via Chiaia. Poi tutti in piazza Plebiscito, dove si sono esibiti i pizzaioli acrobatici in una serie di performance che hanno lasciato a bocca aperta i turisti di passaggio.
«Pizza in piazza» è prevista anche per il prossimo giovedì. Il 14 dicembre con Napoli Pizza Village si festeggerà. dalle 11 alle 15 in piazza Del Gesù a Napoli la nomina della Commissione Unesco in un appuntamento ideato e promossa da Napoli Pizza Village, con il Patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Univerde. Pizza gratis per tutti per celebrare e festeggiare con centinaia di pizzaioli, tutti quelli che hanno contribuito al successo della pizza e alla sua celebrazione.
Pizza anche sulle cravatte, Ugo Cilento, titolare della storica maison sartoriale napoletana, ha dedicato una cravatta celebrativa al riconoscimento Unesco. «Unire cibo, moda e cultura, è questo il segreto che ci rende unici e ricercati nel mondo. Con entusiasmo celebro oggi il risultato che finalmente riconosce la pizza patrimonio dell’umanità» commenta.