Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La strategia di Sarri Quel bel gioco di gruppo che crea emozioni e sogni

Forte empatia tra l’allenatore e il popolo degli ultrà A livello offensivo il divertimen­to è sempre garantito

- Ciro Troise

Dal Napoli di Vinicio ad oggi, nessuno era riuscito nell’impresa di far innamorare i napoletani senza vincere trofei, attraverso il bel gioco, un’idea di calcio che genera emozioni. Il termometro dell’affetto per Sarri è riscontrab­ile sui social. La pagina “Sarrismo gioia e rivoluzion­e” gioca sulla capacità di stravolger­e gli equilibri attraverso l’organizzaz­ione tattica, poi c’è chi si diverte come “Super Sarri Bros” ad associare le azioni in velocità del Napoli alle gesta di uno storico videogame.

L’empatia è forte tra la piazza e il progetto tecnico espresso dalla squadra, il legame si è creato nel corso degli anni attraverso anche un’opera di comunicazi­one di Sarri che ha conquistat­o i tifosi. La curva B gli dedicò anche uno striscione “Sarri pallone d’oro” e l’allenatore toscano ha più volte rivelato la sua fede da bambino per il Napoli, quando tifava per gli azzurri in mezzo a decine di fiorentini.

Sarri è nato proprio a Napoli, essendo figlio di un gruista dell’Italsider. Ama il lavoro di campo, vive con sofferenza il calendario del calcio moderno che non gli consente di pianificar­e gli allenament­i con continuità, il “maestro in tuta”, cresciuto studiando il Milan di Sacchi, lavora su un concetto più volte ripetuto: «In panchina mi devo soprattutt­o divertire a vedere la mia squadra».

Non è l’individual­ità che trascina il collettivo ma il talento si esalta all’interno dell’organizzaz­ione tattica, della proposta di gioco, il principio da cui parte il “sarrismo” recita quest’assunto.

Dal Milan di Sacchi Sarri ha studiato soprattutt­o l’armonia dei movimenti, è impression­ante, soprattutt­o nelle giornate più brillanti, la capacità di riprodurre gli automatism­i con i tempi perfetti in entrambe le fasi di gioco.

A livello offensivo il divertimen­to è assicurato, il Napoli viaggia alla media di più di 100 gol a stagione e nel mirino c’è l’obiettivo di superare la quota di 300 reti realizzate nell’era Sarri.

Il gioco nasce sulla catena di sinistra per finalizzar­si a destra, il possesso palla è gestito in velocità attraverso lo sviluppo di triangoli formati con fluidi movimenti senza palla. «Palla avanti, palla dietro, palla nello spazio», così si può descrivere il meccanismo devastante nella sua ripetitivi­tà proposto dal Napoli.

Sarri ha creato una sua identità che mescola l’organizzaz­ione del Milan di Sacchi e quanto espresso dalle squadre di Guardiola. «Tutti parlano delle capacità offensive della squadra di Sarri ma il Napoli difende anche molto bene», Massimilia­no Allegri da avversario ha colto uno spaccato del lavoro dell’allenatore del Napoli che rappresent­a la chiave dei progressi degli azzurri.

Sarri arrivò alla guida di una squadra che nell’ultimo campionato di Benitez aveva subito 54 gol, chiudendo al quinto posto proprio in virtù delle difficoltà in fase difensiva. L’ex allenatore dell’Empoli durante il suo primo ritiro lavorò sul 4-3-1-2 con Insigne nel ruolo di trequartis­ta ma in tre giornate il Napoli portò a casa solo due punti avendo subito sei gol contro il Sassuolo, la Sampdoria e l’Empoli.

Il passaggio al 4-3-3 fu decisivo soprattutt­o per i progressi in fase difensiva e il Napoli chiuse il campionato al secondo posto, lottando a lungo con la Juventus per lo scudetto.

Dopo tre anni di lavoro, il Napoli è una delle squadre più solide nel campionato, l’armonia della linea nei movimenti fa funzionare la difesa alta. Il Napoli difende soprattutt­o scappando dietro a protezione della porta, è perciò fondamenta­le l’apporto dei centrocamp­isti nella copertura tra le linee.

Nulla è lasciato al caso, tutto è preparato nei minimi dettagli, il rischio è innamorars­i di un’ideologia al punto da tralasciar­e le possibili alternativ­e. Durante l’ultimo ritiro, Sarri aveva preparato anche il piano B ma l’infortunio di Milik ha infranto tale lavoro.

Serviranno nuove idee perché il calo di brillantez­za dei tre “piccoletti” è la prossima sfida del maestro di calcio che ha conquistat­o Napoli.

Ieri Quando arrivò a Napoli, la squadra di Benitez aveva subìto 54 gol e chiuso al quinto posto Oggi Dopo tre anni di lavoro, il Napoli è una delle squadre più solide nel campionato di A

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 ??  ?? «Sarrismo - Gioia e Rivoluzion­e» conta quasi 65 mila sostenitor­i
ispirandos­i a Camus: «La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzion­i. Ma viene un giorno
in cui le rivoluzion­i hanno bisogno della bellezza»
«Sarrismo - Gioia e Rivoluzion­e» conta quasi 65 mila sostenitor­i ispirandos­i a Camus: «La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzion­i. Ma viene un giorno in cui le rivoluzion­i hanno bisogno della bellezza»
 ??  ?? «Super Sarri Bros» (circa 60mila amici) ha una mission: «Evidenziar­e attraverso video divertenti ed originali, la fluidità della manovra del Napoli... dal primo all’ultimo tocco prima del gol»
«Super Sarri Bros» (circa 60mila amici) ha una mission: «Evidenziar­e attraverso video divertenti ed originali, la fluidità della manovra del Napoli... dal primo all’ultimo tocco prima del gol»
 ??  ?? Alcune espression­i del mister e, in alto, Sarri con il presidente Aurelio De Laurentiis
Alcune espression­i del mister e, in alto, Sarri con il presidente Aurelio De Laurentiis
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