Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Botti: macché, il tecnico va ringraziato Con lui la squadra è in armonia
Gentiloni al Mercadante, centri sociali in rivolta dopo gli scontri con la polizia. Denunciati in tre
Claudio Botti difende il suo assistito anche se è pronto a dargli qualche consiglio per ottenere più facilmente l’assoluzione.«Ero a Dimaro l’estate scorsa e ho visto, percepito soprattutto, quanto Maurizio Sarri sia l’ago della bilancia di un gruppo che esprime sul campo l’armonia che c’è nello spogliatoio».
Non tentenna nella sua difesa del tecnico ma qualcosa da rivedere c’é: «Sarri è un ottimo maestro di campo, ma deve adottare un sistema diverso di comunicazione. Troppi silenzi, troppi messaggi in codice. Per dire cosa e soprattutto a chi? Il rapporto con la società, è evidente, non è paritario. Ma per evitare di essere accusato di estraneità o disaffezione, sarebbe importante soprattutto per i tifosi, essere più espliciti. Chiarire come stanno realmente le cose sul mercato, sui giocatori e sul suo futuro».
NAPOLI «Avere 20 anni al Sud. Il convegno si chiamava così, quelli dentro si erano dimenticati le ragioni per farci andare via, quelli fuori in divisa ce le hanno fatte ricordare».
Si affida all’ironia su Facebook uno dei giovani dei centri sociali che ieri mattina avevano provato a contestare il premier Paolo Gentiloni. Appena una trentina con uno striscione di carta si erano dati appuntamento davanti al teatro Mercadante. Tra quelli dentro (per inciso) c’era anche il sindaco Luigi de Magistris, che dei movimenti è amico, ma nemmeno questo è bastato a far entrare una delegazione di manifestanti. Da fuori urla e slogan contro il capo del governo. Parte la carica «di alleggerimento» con un nutrito gruppo di poliziotti e carabinieri. Non mancano momenti di tensione con i ragazzi di Insurgencia e dell’ex Opg occupato e qualche senza lavoro. Alla fine dalla piazza si denunciano «manganellate, repressione e violenza contro un gruppo di studenti assolutamente non minacciosi». Rilancia Raniero Madonna di Insurgencia: «Questo convegno ci sembra una presa in giro, avere vent’anni al Sud e non vogliono far parlare chi ha vent’anni e prova a restare qui». In strada anche un gruppo di disoccupati della sigla «7 novembre», mentre due senza lavoro hanno sistemato un lungo striscione verticale su una delle gru all’interno del cantiere della metro, proprio davanti al teatro.
Tutto sommato non è accaduto alcun episodio particolarmente grave, ma l’allontanamento dei manifestanti verso il Molo Beverello, deciso per ragioni di pubblica sicurezza, ha fatto imbestialire la delegazione di giovani che protestavano. Durante i pochi minuti scanditi dai disordini un manifestante è stato fermato e accompagnato in questura per accertamenti, poi è stato denunciato. Denunciati anche i due disoccupati saliti sulla gru. «Siamo indignati dalla impossibilità di esprimere dissenso — postano su Fb gli esponenti dei centri sociali — Al convegno “Avere 20 anni al Sud”, tenutosi al teatro Mercadante, l’età media superava abbondantemente i 60 anni. È un’abitudine tutta italiana quella di invitare gli interpreti di una classe politica colpevole a parlare delle soluzioni necessarie per risolvere i problemi che loro stessi hanno creato. Qualche ventenne ha anche provato ad entrare all’interno del teatro ma è stato brutalmente allontanato dalle forze di polizia».