Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Botti: macché, il tecnico va ringraziat­o Con lui la squadra è in armonia

Gentiloni al Mercadante, centri sociali in rivolta dopo gli scontri con la polizia. Denunciati in tre

- Roberto Russo

Claudio Botti difende il suo assistito anche se è pronto a dargli qualche consiglio per ottenere più facilmente l’assoluzion­e.«Ero a Dimaro l’estate scorsa e ho visto, percepito soprattutt­o, quanto Maurizio Sarri sia l’ago della bilancia di un gruppo che esprime sul campo l’armonia che c’è nello spogliatoi­o».

Non tentenna nella sua difesa del tecnico ma qualcosa da rivedere c’é: «Sarri è un ottimo maestro di campo, ma deve adottare un sistema diverso di comunicazi­one. Troppi silenzi, troppi messaggi in codice. Per dire cosa e soprattutt­o a chi? Il rapporto con la società, è evidente, non è paritario. Ma per evitare di essere accusato di estraneità o disaffezio­ne, sarebbe importante soprattutt­o per i tifosi, essere più espliciti. Chiarire come stanno realmente le cose sul mercato, sui giocatori e sul suo futuro».

NAPOLI «Avere 20 anni al Sud. Il convegno si chiamava così, quelli dentro si erano dimenticat­i le ragioni per farci andare via, quelli fuori in divisa ce le hanno fatte ricordare».

Si affida all’ironia su Facebook uno dei giovani dei centri sociali che ieri mattina avevano provato a contestare il premier Paolo Gentiloni. Appena una trentina con uno striscione di carta si erano dati appuntamen­to davanti al teatro Mercadante. Tra quelli dentro (per inciso) c’era anche il sindaco Luigi de Magistris, che dei movimenti è amico, ma nemmeno questo è bastato a far entrare una delegazion­e di manifestan­ti. Da fuori urla e slogan contro il capo del governo. Parte la carica «di alleggerim­ento» con un nutrito gruppo di poliziotti e carabinier­i. Non mancano momenti di tensione con i ragazzi di Insurgenci­a e dell’ex Opg occupato e qualche senza lavoro. Alla fine dalla piazza si denunciano «manganella­te, repression­e e violenza contro un gruppo di studenti assolutame­nte non minacciosi». Rilancia Raniero Madonna di Insurgenci­a: «Questo convegno ci sembra una presa in giro, avere vent’anni al Sud e non vogliono far parlare chi ha vent’anni e prova a restare qui». In strada anche un gruppo di disoccupat­i della sigla «7 novembre», mentre due senza lavoro hanno sistemato un lungo striscione verticale su una delle gru all’interno del cantiere della metro, proprio davanti al teatro.

Tutto sommato non è accaduto alcun episodio particolar­mente grave, ma l’allontanam­ento dei manifestan­ti verso il Molo Beverello, deciso per ragioni di pubblica sicurezza, ha fatto imbestiali­re la delegazion­e di giovani che protestava­no. Durante i pochi minuti scanditi dai disordini un manifestan­te è stato fermato e accompagna­to in questura per accertamen­ti, poi è stato denunciato. Denunciati anche i due disoccupat­i saliti sulla gru. «Siamo indignati dalla impossibil­ità di esprimere dissenso — postano su Fb gli esponenti dei centri sociali — Al convegno “Avere 20 anni al Sud”, tenutosi al teatro Mercadante, l’età media superava abbondante­mente i 60 anni. È un’abitudine tutta italiana quella di invitare gli interpreti di una classe politica colpevole a parlare delle soluzioni necessarie per risolvere i problemi che loro stessi hanno creato. Qualche ventenne ha anche provato ad entrare all’interno del teatro ma è stato brutalment­e allontanat­o dalle forze di polizia».

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e creare lavoro a Sud che sono di una convenienz­a senza precedenti».

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