Corriere del Mezzogiorno (Campania)
È svolta al San Carlo Maffettone lascia il consiglio
Il filosofo lascia il «consiglio». Al suo posto, Sergio De Felice, capo di gabinetto di De Luca
Sebastiano Maffettone (foto) lascia il comitato di indirizzo del San Carlo. Il filosofo, consulente del governatore per la cultura, fa un passo indietro perché — è la motivazione ufficiale — non poteva seguire con «passione e rigore» le sorti del Massimo, dal momento che è «oberato da impegni», sia istituzionali che accademici. A lui subentra Sergio De Felice, capo di gabinetto di Vincenzo De Luca. In realtà il cambio della guardia sarebbe dovuto a ben altro. È evidente una volontà politica di Palazzo Santa Lucia: tenere le redini più strette sul Lirico, impegnando il dirigente più vicino al governatore. È di ieri, intanto, la notizia della liquidazione di contributi regionali per 9 milioni e 405 mila euro al Massimo (fondi stanziati per un periodo che va dal 2010 ad oggi).
NAPOLI Sebastiano Maffettone lascia il cdi, comitato di indirizzo, del San Carlo, presieduto come prevede la legge dal sindaco. Il filosofo, consulente del governatore per la cultura, fa un passo indietro perché — questa la motivazione ufficiale — non poteva seguire con «passione e rigore» le sorti del Massimo napoletano, dal momento che è «oberato da troppi impegni», sia istituzionali che accademici.
A lui subentra Sergio De Felice, capo di gabinetto di Vincenzo De Luca. In realtà il cambio della guardia sarebbe dovuto a ben altro. È evidente una volontà politica di Palazzo Santa Lucia, quella di tenere le redini più strette sul San Carlo, con il dirigente più vicino al governatore. Sul teatro lirico peraltro la Regione investe, e non poco. È di ieri la notizia della liquidazione di contributi regionale per 9 milioni 405 mila euro al Massimo (fondi stanziati per un periodo che va dal 2010 ad oggi).
«È questo un ulteriore segnale della grande vicinanza dell’ente regionale e del suo presidente Vincenzo De Luca nei confronti del San Carlo», ha commentato la sovrintendente Rosanna Purchia.
«La maggiore garanzia rispetto al passato», prosegue Purchia, «sulla liquidazione dei contributi, assieme agli importanti investimenti pari a 12,7 milioni all’anno, il contributo più alto che una Regione destina a un lirico in Italia, sono una parte importante del percorso virtuoso che sta vivendo il San Carlo, tra rilancio internazionale, incremento di pubblico e il nono pareggio di bilancio consecutivo raggiunti dall’attuale gestione del teatro, oltre alla garanzia di erogare con puntualità non solo gli stipendi dei lavoratori ma anche di far fronte a tutti gli impegni finanziari della Fondazione».
Parole di gratitudine che segnano almeno sulla carta una tregua tra la sovrintendente e De Luca.
A quanto pare, infatti, tra i due sarebbe scoppiato un diverbio non da poco. Purchia sarebbe stata bacchettata perché, durante una trasmissione negli studi del Tg3, avrebbe ringraziato tutti tranne la Regione Campania. Questo alla vigilia della prima della stagione, che si è tenuta sabato sera con la rappresentazione della «Fanciulla del West» di Puccini. Da qui il malumore del governatore sfociato nella reprimenda della serata inaugurale della stagione. Ora Rosanna Purchia dovrà interagire con De Felice.
Maffettone è un estimatore della sovrintendente: nei suoi confronti ha rilasciato numerose dichiarazioni di stima, fin dall’inizio della loro collaborazione, dunque il rapporto tra i due era collaudato e funzionante. Con il cambio della guardia è tutto da verificare.