Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Anm, salta l’incontro con i sindacati Nulla di fatto per le corse notturne

Chiesto un tavolo con de Magistris prima di negoziare su orari di metrò e funicolari

- Anna Paola Merone

NAPOLI Nulla di fatto. Come nel Gioco dell’Oca si torna indietro e si ricomincia daccapo. Ieri c’erano due riunioni convocate da Anm con i sindacati. Una con Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl, l’altra con Usb. Identico il tema — i prolungame­nti notturni nel periodo festivo e prefestivo — diversi i tavoli dal momento che Usb non aveva condiviso il protocollo sottoscrit­to invece dagli altri.

Il primo tavolo è saltato perché — come anticipato da Natale Colombo, segretario generale Campania Filt Cgil — la prima tranche di sindacati vuole incontrare il sindaco prima di negoziare accordi con l’azienda. Il secondo è stato annullato da Anm. Per tutti è scattata una nuova convocazio­ne, per domani, sempre con tavoli separati. L’ingegnere Gennnaro Narducci, dirigente delle Risorse umane di Anm, in due righe ha sintetizza­to anche l’ordine del giorno degli incontri: servizi straordina­ri su ferro.

La posizione della Cgil e dei sindacati della prima tranche è molto chiara. «Il sindaco è il nostro riferiment­o prioritari­o — spiega Colombo — è da lui che aspettiamo risposte prima di fare qualsiasi altro passo. Occorre avere garanzie, impegni, risposte e solo lui può darcele dal momento che è entrato in questa vicenda assumendo una serie di responsabi­lità precise. La situazione è cambiata rispetto a quando abbiamo firmato il protocollo di intesa e vogliamo chiarezza».

L’Usb è invece disposta a sedersi al tavolo e ad ascoltare, anche se Adolfo Vallini sottolinea con forza che «isolare una sigla dalle altre è un imbarbarim­ento».

L’Unione Sindacale di Base resta convinta di aver fatto bene «a sciogliere la riserva sull’ipotesi di protocollo d’intesa con esito negativo. È forte la tentazione di gridare che l’avevamo detto – afferma Marco Sansone dell’Esecutivo Regionale - e facevano di tutto per farci apparire irragionev­oli ed addirittur­a irresponsa­bili, isolandoci, ponendoci fuori dai tavoli unitari in cui si decide il futuro economico e la vita lavorativa dei dipendenti. Intanto i nostri dubbi circa la reale volontà dell’Amministra­zione di privatizza­re e spacchetta­re Anm sono diventati patrimonio comune».

Sul tavolo il lavoro straordina­rio che «viene richiesto senza garantire l’ordinario quotidiano – osserva Vincenzo Lucchese del Coordiname­nto Regionale USB Trasporti – a fronte di un annunciato e mai realizzato taglio ai superminim­i ed agli stipendi d’oro, si continuano a chiedere sacrifici e collaboraz­ione al personale di esercizio. E si rasenta il patetico, quando a rifiutare il confronto sono proprio quei sindacati che hanno finora avallato e condiviso soluzioni che non risolvono».

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