Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Record Circum, la seconda peggiore linea d’Italia
Legambiente: tra guasti, soppressioni e ritardi non è affidabile. Nuova aggressione a un controllore
Peggio della Circumvesuviana, in Italia, c’è solo la ferrovia che collega Roma ad Ostia Lido. È quanto emerge dalla nuova edizione di Pendolaria, il dossier che Legambiente dedica alle linee di trasporto locale su ferro. I dati sono relativi al 2016. «Aumentano rispetto all’anno precedente (il 2015) - recita il dossier - le soppressioni (4.252 treni) ed i ritardi oltre i 15 minuti (26.533 nel 2016). Spariscono quasi completamente i treni a composizione tripla». Particolarmente sfortunati i passeggeri che hanno viaggiato lungo la tratta Napoli - Baiano, dove si sono registrati i disservizi più frequenti: 1090 treni soppressi nel 2016, più del doppio rispetto al 2015. Un dato, quello della cancellazione dei treni, che peraltro secondo Umberto De Gragorio, il presidente dell’Eav, va letto anche alla luce dei numerosi scioperi che hanno determinato, dice, «la soppressione di 1817 corse. Al netto di queste ultime il dato del 2016 è sostanzialmente vicino a quello del 2015 e di gran lunga inferiore al 2014 ed al 2013». Se dall’analisi nel breve periodo si passa all’esame di quanto accaduto negli ultimi 15 anni, emerge peraltro con chiarezza assoluta il ridimensionamento progressivo di una linea che era il vanto delle ferrovie locali italiane. «Fino al 2003 - si apprende da Pendolaria - la Circum assicurava più di 500 corse al giorno, oggi la metà. Fino al 2010 i treni in circolazione erano 94, adesso viaggiano 56 treni. Ne occorrerebbero almeno 70 per garantire un servizio dignitoso». Inevitabilmente è calato il numero dei passeggeri. «Nel 2010 - quantidel fica Legambiente - gli utenti annuali erano 40 milioni. Sono crollati a 27 milioni». Se la Circumvesuviana è maglia nera, in generale soffrono nella nostra regione tutte le linee ferroviarie locali, anche perchè i treni sono vecchi: il 63,5% ha più di 15 anni e l’età media materiale rotabile è 18,8 anni. In compenso, tra il 2010 ed il 2016 il costo del biglietto è aumentato del 48,4%. Per consolarsi non resta che sperare in un futuro migliore. Qualche segnale si intravede all’orizzonte. Sottolinea, infatti, Legambiente: «Dopo 30 anni nel 2017 è arrivato il primo dei 13 nuovi treni della Cumanacon una capacità di 500 persone e 70 posti a sedere ed aria condizionata. Entro il 2018 dovrebbero essere consegnati gli altri 12 convogli. Partiranno inoltre le gare, tra gennaio e febbraio, con 370 milioni a disposizione per l’acquisto di 44 treni nuovi, soprattutto per la Circumvesuviana. Ancora, ci sono 14 milioni per rimettere in marcia i treni metrostar e 60 milioni per rifare le stazioni con bigliettazione elettronica, videosorveglianza e infrastrutture». Ieri, intanto, ennesima aggressione ad un controllore. L’episodio su un autobus dell’Eav.
Il record De Gregorio: «Tutta colpa degli scioperi» Crollo dei passeggeri, da 40 a 27 milioni nell’ultimo anno