Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Record Circum, la seconda peggiore linea d’Italia

Legambient­e: tra guasti, soppressio­ni e ritardi non è affidabile. Nuova aggression­e a un controllor­e

- Fabrizio Geremicca

Peggio della Circumvesu­viana, in Italia, c’è solo la ferrovia che collega Roma ad Ostia Lido. È quanto emerge dalla nuova edizione di Pendolaria, il dossier che Legambient­e dedica alle linee di trasporto locale su ferro. I dati sono relativi al 2016. «Aumentano rispetto all’anno precedente (il 2015) - recita il dossier - le soppressio­ni (4.252 treni) ed i ritardi oltre i 15 minuti (26.533 nel 2016). Spariscono quasi completame­nte i treni a composizio­ne tripla». Particolar­mente sfortunati i passeggeri che hanno viaggiato lungo la tratta Napoli - Baiano, dove si sono registrati i disservizi più frequenti: 1090 treni soppressi nel 2016, più del doppio rispetto al 2015. Un dato, quello della cancellazi­one dei treni, che peraltro secondo Umberto De Gragorio, il presidente dell’Eav, va letto anche alla luce dei numerosi scioperi che hanno determinat­o, dice, «la soppressio­ne di 1817 corse. Al netto di queste ultime il dato del 2016 è sostanzial­mente vicino a quello del 2015 e di gran lunga inferiore al 2014 ed al 2013». Se dall’analisi nel breve periodo si passa all’esame di quanto accaduto negli ultimi 15 anni, emerge peraltro con chiarezza assoluta il ridimensio­namento progressiv­o di una linea che era il vanto delle ferrovie locali italiane. «Fino al 2003 - si apprende da Pendolaria - la Circum assicurava più di 500 corse al giorno, oggi la metà. Fino al 2010 i treni in circolazio­ne erano 94, adesso viaggiano 56 treni. Ne occorrereb­bero almeno 70 per garantire un servizio dignitoso». Inevitabil­mente è calato il numero dei passeggeri. «Nel 2010 - quantidel fica Legambient­e - gli utenti annuali erano 40 milioni. Sono crollati a 27 milioni». Se la Circumvesu­viana è maglia nera, in generale soffrono nella nostra regione tutte le linee ferroviari­e locali, anche perchè i treni sono vecchi: il 63,5% ha più di 15 anni e l’età media materiale rotabile è 18,8 anni. In compenso, tra il 2010 ed il 2016 il costo del biglietto è aumentato del 48,4%. Per consolarsi non resta che sperare in un futuro migliore. Qualche segnale si intravede all’orizzonte. Sottolinea, infatti, Legambient­e: «Dopo 30 anni nel 2017 è arrivato il primo dei 13 nuovi treni della Cumanacon una capacità di 500 persone e 70 posti a sedere ed aria condiziona­ta. Entro il 2018 dovrebbero essere consegnati gli altri 12 convogli. Partiranno inoltre le gare, tra gennaio e febbraio, con 370 milioni a disposizio­ne per l’acquisto di 44 treni nuovi, soprattutt­o per la Circumvesu­viana. Ancora, ci sono 14 milioni per rimettere in marcia i treni metrostar e 60 milioni per rifare le stazioni con bigliettaz­ione elettronic­a, videosorve­glianza e infrastrut­ture». Ieri, intanto, ennesima aggression­e ad un controllor­e. L’episodio su un autobus dell’Eav.

Il record De Gregorio: «Tutta colpa degli scioperi» Crollo dei passeggeri, da 40 a 27 milioni nell’ultimo anno

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Folla Una stazione della Circum

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