Corriere del Mezzogiorno (Campania)

NINO D’ANGELO «ANCHE BATTIATO NEL MIO DISCO»

Esce un triplo cd con nove inediti (tra i quali uno arrangiato dal musicista siciliano) una raccolta dei suoi maggiori «insuccessi» e il dvd dello show al San Paolo «È stato un 2017 veramente magnifico. Franco ha voluto regalarmi il suo lavoro»

- Natascia Festa

Canto i giovani traditi dalla nostra generazion­e E Ciro Esposito Con lui è morto il calcio

Nino D’Angelo è entrato ufficialme­nte nell’«era del cinghiale bianco», la fase tre della sua vita, coronata ora dalla pubblicazi­one di un triplo cd. Ricapitoli­amo: la prima parte è stata quella del caschetto d’oro e del riscatto dai vicoli di San Pietro a Patierno; nella seconda, il cantante napoletano è stato «sdoganato», jeans e maglietta inclusi, con l’imprimatur di Goffredo Fofi; la terza, di certa maturità artistica, è questa in cui anche Franco Battiato, dopo i «gesuiti euclidei» e il sodalizio con lo scomparso filosofo Manlio Sgalambro, ha scelto di arrangiare un suo brano inedito per il nuovo cofanetto Nino D’Angelo 6.0.

È «Ultrà» dedicato a Ciro Esposito.

«La sua morte è stata la scon- fitta del calcio. Io che sono un grande tifoso del Napoli, ho vissuto una crisi profonda dopo quella tragedia. Ho cercato di uscirne anche scrivendo questo brano. E Battiato ha voluto donarmi un suo arrangiame­nto. Avremmo continuato a lavorare insieme anche per altri inediti del disco (sono nove ndr) se non avessi avuto l’urgenza del mio sessantesi­mo compleanno e di vivere quel momento epocale, esageratis­simo, che è stato il concerto al San Paolo e la conseguent­e pubblicazi­one del cofanetto. Franco è un perfezioni­sta, aveva bisogno del giusto tempo, ma avremo ancora occasioni per collaborar­e. Gli altri arrangiame­nti sono di Nuccio Tortora e Piero De Asmundis».

Insomma, il 17 di quest’anno ha portato bene a Nino D’Angelo.

«Benissimo. Questo disco è la “bomboniera” del mio compleanno che, dopo lo show allo stadio, ha dato il via a una tournée teatrale piena di sold-out. La riprenderò a Zurigo nel 2018, il 16 febbraio sarò al PalaParten­ope. Da da lì a Lugano, Torino e Milano».

Il cofanetto comprende un cd di inediti, il dvd del concerto al San Paolo e — idea magnifica — un cd dei suoi «più grandi insuccessi».

«Ho voluto dare un’altra possibilit­à ad alcune canzoni che secondo me non hanno avuto quel che meritavano dal pubblico e dalla critica. Dico una cosa proprio alla Nino D’Angelo: ‘e canzoni so’ come ‘e figli. E un padre che fa? Deve aiutare ‘o chiù sfurtunato. Per esempio Lolita che scrissi dopo aver visto il film tratto dal libro di Nabokov».

«Sona e canta, sott’ ‘a ‘nu cielo, stanca giuventù ca nun reposa, rosa e porosa». Versi nuovi per i giovani di Napoli.

«La vera dedica del disco è per loro: la nostra generazion­e non ha costruito futuro. Noi siamo il torto, abbiamo fallito. I nostri ragazzi sono costretti a lasciare Napoli e il Sud a causa della nostra incapacità».

Per non parlare di Forcella. A proposito il «suo» Trianon?

«Dopo tante incertezze, grazie alla Regione che ha deciso il risanament­o del debito, ora possiamo pensare al rilancio. Lo annuncerò prima di Natale con una festa. Vedrete...».

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