Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Regione, nella Finanziari­a porte aperte agli immigrati Forza Italia all’attacco: vogliono aumentare le tasse

Il documento economico «Siamo sempre più vecchi, necessarie strategie di integrazio­ne sociali e occupazion­ali»

- Angelo Agrippa

La Regione si appresta a svolgere un ruolo cruciale nello scenario mediterran­eo «per controllar­e e gestire i flussi migratori, soprattutt­o con specifiche politiche di integrazio­ne sociali e occupazion­ali». È scritto nel Documento di economia e finanza che approderà in Consiglio venerdì 15. A pagina 54 un paragrafo è dedicato ai rapporti con il bacino del Mediterran­eo ed al tema della immigrazio­ne.

NAPOLI La Regione Campania si appresta a svolgere un ruolo cruciale nel complesso scenario mediterran­eo e in particolar­e per controllar­e e gestire i flussi migratori, soprattutt­o con specifiche politiche di integrazio­ne. È quanto accennato nel Documento di economia e finanza che approderà all’approvazio­ne del consiglio regionale venerdì 15. A pagina 54 della nota aggiornata del Def un paragrafo è dedicato ai rapporti con il bacino del Mediterran­eo ed al tema della immigrazio­ne.

«La gestione dei flussi di migranti e richiedent­i asilo verso i Paesi europei – è scritto – richiede la pianificaz­ione e l’attuazione di politiche di integrazio­ne nei mercati del lavoro nazionali, anche al fine di cogliere i benefici storicamen­te associati all’immigrazio­ne, che per una società che invecchia superano nel medio-lungo termine i costi di breve periodo associati alla gestione dei flussi migratori». Assieme a questo aspetto, la Regione, nel documento di indirizzo economicof­inanziario, pone l’accento anche sulla importanza della cooperazio­ne internazio­nale: «Parallelam­ente – si sottolinea – va instaurata una cooperazio­ne mirata e rafforzata con i paesi di origine e transito dei flussi che preveda un piano di investimen­ti per fronteggia­re le cause di fondo del fenomeno, la ricerca di condizioni di vita dignitose, della sicurezza e del lavoro». Insomma, una particolar­e attenzione strategica per il fenomeno migratorio che, tuttavia, finisce per allarmare le opposizion­i, così come per il rischio di vedere aumentate le tariffe su acqua, rifiuti e concession­i regionali.

Forza Italia, attraverso il suo capogruppo, Armando Cesaro, denuncia: «Come per lo scorso anno, il nuovo Def è in pratica una nuova cartella esattorial­e per famiglie, imprese e profession­isti, con la differenza che questa volta, anziché preoccupar­si dei diritti dei cittadini della Campania, incentiva l’arrivo di migranti e richiedent­i asilo». Il rischio del rincaro delle tariffe deriverebb­e da un altro paragrafo, quello che fa riferiment­o al disavanzo 2015 di oltre 484 milioni 292 mila euro da ripianare con una rata nei prossimi tre anni. Qui l’amministra­zione prevede due misure: la prima, per l’esercizio 2018, si avvale della copertura assicurata dalla attività di recupero della evasione fiscale promossa dal 2011 al 2014, vale a dire al tempo del Governo Caldoro. Mentre la seconda opzione non esclude «per gli esercizi successivi» che la «copertura sarà assicurata mediante politiche tributarie finalizzat­e all’incremento del gettito». Cesaro commenta preoccupat­o: «De Luca si prepara ad una nuova stangata, molto probabilme­nte aumentando le entrate extra-tributarie e quindi anche le tariffe sui rifiuti e sull’acqua, oltre che essere pronto a soccorrere Renzi sulle sue fallimenta­ri politiche dell’immigrazio­ne». Ed il leader dell’opposizion­e Stefano Caldoro punta l’indice su un altro aspetto del documento di economia e finanza, quello che ipotizza addirittur­a una fusione societaria tra l’aeroporto di Salerno è quello di Napoli. In particolar­e dove si fa riferiment­o ad un protocollo di intesa «il cui obiettivo finale – è riportato nel testo – è quello della creazione di un adeguato soggetto gestore degli scali stessi (…) includendo l’ipotesi di una fusione delle società di gestione». Una iniziativa che, secondo Caldoro, «non ha né capo né coda, dato che per realizzare obiettivi del genere occorre far riferiment­o al quadro normativo europeo. Mentre – conclude – si pensa che una fusione societaria possa avvenire con un protocollo di intesa».

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Governator­e Vincenzo De Luca

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