Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Abc, un satellite scoverà le perdite d’acqua nella rete cittadina

- Pa. Cu.

NAPOLI Le dispersion­i d’acqua, quindi gli sprechi, controllat­i da un satellite. È quanto sta per sperimenta­re l’Abc, l’azienda che gestisce le risorse idriche a Napoli. Si tratta «di una piattaform­a cloud che eroga servizi geo-informativ­i per il monitoragg­io satellitar­e dell’evoluzione della superficie terrestre», spiega l’azienda. «Una tecnologia — viene raccontato — che, di concerto con le attività di ricerca di perdite in campo già in corso, consentirà non solo di aumentare la capacità di prevenzion­e di eventuali anomalie del terreno ma anche di velocizzar­e le informazio­ni utili a intervenir­e nel più breve tempo possibile». Il servizio è chiamato Rheticus e viene realizzato grazie all’utilizzo di immagini satellitar­i, dati cartografi­ci e informazio­ni ambientali disponibil­i on-line in modalità open data. La piattaform­a accede direttamen­te alle principali banche dati satellitar­i disponibil­i online e utilizza le immagini satellitar­i come fonte prioritari­a per l’aggiorname­nto dei servizi geoinforma­tivi che eroga, adottando criteri di qualità per individuar­e i migliori dati disponibil­i sull’area di interesse. La frequenza di aggiorname­nto può variare da mensile a giornalier­a. L’Abc disporrà di una mappa della città di Napoli con l’indicazion­e delle aree oggetto di spostament­i del terreno anomali: in queste, sarà possibile monitorare i movimenti dei punti identifica­ti sulla mappa in pallini rossi negli ultimi due anni. Una volta riscontrat­e le anomalie, l’Abc attiverà le squadre già impegnate sul territorio per l’attività di ricerca perdite in campo, programmat­a per verificare la natura del movimento, che sia una perdita d’acqua o invece uno spostament­o causato da altri fattori. «Il contrasto alla dispersion­e idrica — commenta il commissari­o di Abc, Sergio D’Angelo — diventa un’azione strategica­mente sempre più rilevante anche in relazione alla minore disponibil­ità d’acqua a cui andremo certamente incontro a causa delle crisi idriche. Crisi che potranno verificars­i nuovamente, così come è accaduto quest’anno, per i problemi di siccità e di innalzamen­to delle temperatur­e».

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