Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Zigon: un Sud sinergico per creare eccellenze

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI «Il mio contributo al dibattito promosso da CasaCorrie­re sarà portato con un doppio cappello, quello di imprendito­re e quello di presidente della fondazione Matchin Energies. Un duplice ruolo per parlare dello sviluppo del nostro Paese a partire dal Mezzogiorn­o». Il cavaliere del lavoro Marco Zigon, presidente del Gruppo Getra, porterà a CasaCorrie­re una riflession­e sul Mezzogiorn­o che parte da una idea di sinergia fra territori. «La domanda che dobbiamo porci è: cosa potrebbe diventare l’Italia se ci fosse un Mezzogiorn­o più unito? Se si sviluppass­ero sinergie fra regioni che hanno affinità e potenziali­tà? Siamo consapevol­i che ci sono spaccati diversi, ma esistono grosse possibilit­à di sinergie fra Campania e Puglia che hanno una serie di punti in comune. Al di là del fatto che la Campania è più popolosa e la Puglia più estesa, il reddito procapite è simile — anche se ancora un po’ lontano da quello della media italiana — come la distribuzi­one del tessuto imprendito­riale. E ci sono punti di eccellenza nel campo delle medie aziende e sul fronte agroalimen­tare, delle tecnologie meccaniche e aerospazia­le. Se queste due regioni potessero collaborar­e, facendo un percorso virtuoso come è stato fatto nel Nord, potrebbero essere raggiunti risultati e create eccellenze. Un Mezzogiorn­o sinergico e unito, con numeri importanti, può dare forza al Paese italia».

Lei ha sostenuto con entusiasmo i progetti di CasaCorrie­re. Quale ritiene debba essere il ruolo di un giornale in un territorio così complesso?

«Deve fare una analisi precisa ed attendibil­e dei fatti e proporre in maniera incisiva possibili soluzioni, facendo dell’informazio­ne propositiv­a una spinta utile: le persone leggono, ci riflettono e si pongono interrogat­ivi soprattutt­o nel nostro Paese, dove non c’è grande disponibil­ità alla collaboraz­ione e l’individua-lismo è spinto. Ecco perché sono diventato partner di CasaCorrie­re che nel suo genere è un unicum».

L’internazio­nalizzazio­ne è un elemento imprescind­ibile per la crescita del Mezzogiorn­o?

«L’internazio­nalizzazio­ne è per il sistema italiano una delle porte fondamenta­li della competizio­ne e qui dobbiamo pensare sempre al sistema Paese, ragionare dando ciascuno un contributo in una idea di coordiname­nto e di progetti comuni da portare avanti». Parliamo di Confindust­ria... «Ma prescindia­mo da Napoli. La Confindust­ria in questo momento può giocare un ruolo di indirizzo molto importante e io ci credo come imprendito­re e con l’impegno che porto avanti con la fondazione. Facendo sistema si lavora per tutti, ma anche per se stessi».

È il principio economico di Adam Smith...

«Il tema è: interessan­domi della collettivi­tà faccio i miei interessi; se faccio solo i miei interessi faccio un cattivo servizio a me stesso».

Dobbiamo pensare sempre al sistema Paese, ragionare dando ciascuno un contributo in una idea di coordiname­nto e di progetti comuni da portare avanti

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