Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Trasporti pubblici in tilt, città nel caos
Treno si guasta sulla Linea 1, chiuse quattro stazioni. Si blocca anche la funicolare di Chiaia
La linea 1 del metrò ieri si è fermata ancora. E, sempre in mattinata, si è bloccata anche la funicolare di Chiaia. Pochi i bus. La città è andata comple- tamente in tilt. Un’altra giornata nera per il trasporto pubblico a Napoli. Per tre ore, dopo il guasto a un treno, la Linea 1 ha visto chiudere quattro stazioni. Ultima corsa a Dante. Saracinesche abbassate in piazza Garibaldi dove centinaia di turisti sono rimasti appiedati. Scene da terzo mondo nelle altre stazioni con carrozze super affollate. Un passeggero si è sentito male a Salvator Rosa ed è dovuto intervenire il 118.
Intanto ieri è nuovamente andato a vuoto l’incontro tra azienda e sindacati per il prolungamento degli orari delle corse per le Festività.
La linea 1 del metrò ieri si è fermata ancora. E, sempre in mattinata, si è fermata anche la funicolare di Chiaia.
Nuova giornata nera per i trasporti su ferro a Napoli. Mentre i collegamenti su gomma danno garanzie assolutamente insufficienti per studenti, pendolari e turisti, anche gli impianti di risalita e la linea 1 sono sempre meno efficienti.
Ieri la metropolitana per qualche ora si è fermata a Dante ed è stata sospesa la tratta fino a piazza Garibaldi. In una giornata piovosa, caotica, con una città bloccata dagli ingorghi, lo stop ai treni ha di fatto isolato il centro della città in un orario critico.
Dalle 9 alle 11 sono rimaste chiuse le stazioni di piazza Municipio, via Toledo, Università e Garibaldi. A Dante tutti fuori, alla ricerca di (impossibili) collegamenti alternativi con il centro.
Il motivo del blocco l’avaria di un treno. E ulteriori ritardi si sono verificati a causa di un malore che un anziano viaggiatore cardiopatico ha accusato nella stazione di Salvator Rosa, tentando di scendere da un treno sovraffollato. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118, e non è stato necessario disporre il ricovero. Ma nelle more dell’intervento, i ritardi si sono accumulati e la situazione è andata in tilt. Dunque Anm per motivi di sicurezza ha limitato le corse a Dante ancora una volta, la terza nel giro di neanche due settimane.
Un problema che si ripropone a causa di una disponibilità assolutamente limitata di treni. Occorrerebbero nuove carrozze da aggiungere alle nove disponibili (attualmente otto, dal momento che un treno si è rotto) che sono assolutamente insufficienti per rispondere alla richiesta giornaliera dei centocinquantamila passeggeri. Riparazioni non se ne possono fare, dal momento che mancano pezzi di ricambio e l’Anm non dispone di fondi sufficienti per intervenire. Fra un anno e mezzo dovrebbero arrivare dieci nuovi treni, ma per ora si va avanti a rilento e con difficoltà estreme. In tilt ieri anche la funicolare di Chiaia, che si è fermata per un problema sulla linea elettrica, riparato in tempi brevi.
E a proposito di trasporti su ferro, non ci sono schiarite in merito al prolungamento dell’orario di esercizio per funicolari e metropolitane per i giorni festivi e prefestivi. Ieri c’era un doppio appuntamento convocato in Anm con i sindacati. Due tavoli separati saltati per motivi diversi. La Cgil, la Cisl, la Uil, la Cisal e Ugl avevano già sottolineato che non avrebbero parlato con l’azienda — come ricorda Natale Colombo di Cgil — prima di essere ricevuti dal sindaco che dovrà chiarire loro le prospettive di Anm. L’Usb convocata non si è presentata all’incontro poiché è stata convocata in prefettura per la crisi Samir. Un’azienda, ricorda Adolfo Vallini, dell’indotto Anm che avanza tre milioni e mezzo dall’azienda mobilità e che è in stato di crisi. Ma il prefetto ha riconvocato tutti per oggi a mezzogiorno, si vedrà.
E su una situazione così incerta relativamente al trasporto pubblico, si inserisce oggi un possibile sciopero dei taxi, dal momento che Usb Fast ha confermato l’astensione che è stata invece revocata dalle altre sigle sindacali.
Intanto l’amministratore unico di Anm, Ciro Maglione, ha inviato una nota formale ai sindacati relativa alla vendita dei titolo di viaggio a bordo dei bus informando che «permanendo la condizione di sospensione delle attività di confronto fra azienda e sindacati si avvierà comunque la vendita diretta dei titolo di viaggio a partire dal giorno 20 dicembre». Dunque si va avanti con un piano che è stato sottoscritto dalla maggior parte dei sindacati, ma con dure critiche da parte dei lavoratori.
Gli utenti potranno dotarsi del titolo di viaggio a bordo, rivolgendosi direttamente al conducente con un sovraprezzo di 40 centesimi al costo di 1.50 euro anche nei festivi e prefestivi, per l’intera fascia oraria di esercizio.
Il manager Anm Permanendo la condizione di sospensione delle attività di confronto fra azienda e sindacati, avvieremo la vendita dei biglietti a bordo dal 20 dicembre