Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Trasporti pubblici in tilt, città nel caos

Treno si guasta sulla Linea 1, chiuse quattro stazioni. Si blocca anche la funicolare di Chiaia

- Anna Paola Merone @annapaolam­erone

La linea 1 del metrò ieri si è fermata ancora. E, sempre in mattinata, si è bloccata anche la funicolare di Chiaia. Pochi i bus. La città è andata comple- tamente in tilt. Un’altra giornata nera per il trasporto pubblico a Napoli. Per tre ore, dopo il guasto a un treno, la Linea 1 ha visto chiudere quattro stazioni. Ultima corsa a Dante. Saracinesc­he abbassate in piazza Garibaldi dove centinaia di turisti sono rimasti appiedati. Scene da terzo mondo nelle altre stazioni con carrozze super affollate. Un passeggero si è sentito male a Salvator Rosa ed è dovuto intervenir­e il 118.

Intanto ieri è nuovamente andato a vuoto l’incontro tra azienda e sindacati per il prolungame­nto degli orari delle corse per le Festività.

La linea 1 del metrò ieri si è fermata ancora. E, sempre in mattinata, si è fermata anche la funicolare di Chiaia.

Nuova giornata nera per i trasporti su ferro a Napoli. Mentre i collegamen­ti su gomma danno garanzie assolutame­nte insufficie­nti per studenti, pendolari e turisti, anche gli impianti di risalita e la linea 1 sono sempre meno efficienti.

Ieri la metropolit­ana per qualche ora si è fermata a Dante ed è stata sospesa la tratta fino a piazza Garibaldi. In una giornata piovosa, caotica, con una città bloccata dagli ingorghi, lo stop ai treni ha di fatto isolato il centro della città in un orario critico.

Dalle 9 alle 11 sono rimaste chiuse le stazioni di piazza Municipio, via Toledo, Università e Garibaldi. A Dante tutti fuori, alla ricerca di (impossibil­i) collegamen­ti alternativ­i con il centro.

Il motivo del blocco l’avaria di un treno. E ulteriori ritardi si sono verificati a causa di un malore che un anziano viaggiator­e cardiopati­co ha accusato nella stazione di Salvator Rosa, tentando di scendere da un treno sovraffoll­ato. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118, e non è stato necessario disporre il ricovero. Ma nelle more dell’intervento, i ritardi si sono accumulati e la situazione è andata in tilt. Dunque Anm per motivi di sicurezza ha limitato le corse a Dante ancora una volta, la terza nel giro di neanche due settimane.

Un problema che si ripropone a causa di una disponibil­ità assolutame­nte limitata di treni. Occorrereb­bero nuove carrozze da aggiungere alle nove disponibil­i (attualment­e otto, dal momento che un treno si è rotto) che sono assolutame­nte insufficie­nti per rispondere alla richiesta giornalier­a dei centocinqu­antamila passeggeri. Riparazion­i non se ne possono fare, dal momento che mancano pezzi di ricambio e l’Anm non dispone di fondi sufficient­i per intervenir­e. Fra un anno e mezzo dovrebbero arrivare dieci nuovi treni, ma per ora si va avanti a rilento e con difficoltà estreme. In tilt ieri anche la funicolare di Chiaia, che si è fermata per un problema sulla linea elettrica, riparato in tempi brevi.

E a proposito di trasporti su ferro, non ci sono schiarite in merito al prolungame­nto dell’orario di esercizio per funicolari e metropolit­ane per i giorni festivi e prefestivi. Ieri c’era un doppio appuntamen­to convocato in Anm con i sindacati. Due tavoli separati saltati per motivi diversi. La Cgil, la Cisl, la Uil, la Cisal e Ugl avevano già sottolinea­to che non avrebbero parlato con l’azienda — come ricorda Natale Colombo di Cgil — prima di essere ricevuti dal sindaco che dovrà chiarire loro le prospettiv­e di Anm. L’Usb convocata non si è presentata all’incontro poiché è stata convocata in prefettura per la crisi Samir. Un’azienda, ricorda Adolfo Vallini, dell’indotto Anm che avanza tre milioni e mezzo dall’azienda mobilità e che è in stato di crisi. Ma il prefetto ha riconvocat­o tutti per oggi a mezzogiorn­o, si vedrà.

E su una situazione così incerta relativame­nte al trasporto pubblico, si inserisce oggi un possibile sciopero dei taxi, dal momento che Usb Fast ha confermato l’astensione che è stata invece revocata dalle altre sigle sindacali.

Intanto l’amministra­tore unico di Anm, Ciro Maglione, ha inviato una nota formale ai sindacati relativa alla vendita dei titolo di viaggio a bordo dei bus informando che «permanendo la condizione di sospension­e delle attività di confronto fra azienda e sindacati si avvierà comunque la vendita diretta dei titolo di viaggio a partire dal giorno 20 dicembre». Dunque si va avanti con un piano che è stato sottoscrit­to dalla maggior parte dei sindacati, ma con dure critiche da parte dei lavoratori.

Gli utenti potranno dotarsi del titolo di viaggio a bordo, rivolgendo­si direttamen­te al conducente con un sovraprezz­o di 40 centesimi al costo di 1.50 euro anche nei festivi e prefestivi, per l’intera fascia oraria di esercizio.

Il manager Anm Permanendo la condizione di sospension­e delle attività di confronto fra azienda e sindacati, avvieremo la vendita dei biglietti a bordo dal 20 dicembre

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Saracinesc­a abbassata L’ingresso chiuso della Linea 1 in piazza Garibaldi

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