Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris su Bagnoli: «Errori e sprechi dal passato»

Il sindaco e la bonifica da rifare anche sui suoli già trattati

- Paolo Cuozzo

In politica, sia sa, la colpa è sempre degli altri. E per Bagnoli, con Invitalia che ha sancito come la bonifica sia tutta da rifare, anche dove in passato era già stata fatta, non poteva essere altrimenti.

Per il sindaco de Magistris — che, comunque, è in carica solo dal 2011, mentre per Bagnoli si parla di decisioni che hanno oramai 25 anni — la comunicazi­one del soggetto attuatore della bonifica e della trasformaz­ione urbana non rappresent­a una sorpresa. Anzi. Forse perché a lui, «da sindaco», interessa «principalm­ente» che «la bonifica si faccia fino in fondo».

Probabilme­nte è per questo che l’ex magistrato, che ha approvato la famosa delibera che stabilisce che «chi inquina paga», ora commenta lapidario: «Avevamo sempre sostenuto, pur non sapendo i dati precisi, che su Bagnoli, prima del nostro arrivo, ci fosse stato un grande sperpero di denaro pubblico, inefficien­ze». Ora, però, «c’è un’intesa istituzion­ale tra Governo nazionale, Città di Napoli e Regione Campania per rilanciare Bagnoli attraverso la bonifica integrale».

De Magistris parteciper­à alla riunione della cabina di regia in programma a Napoli, il 21 dicembre prossimo, alla presenza del ministro per il Mezzogiorn­o, Claudio De Vincenti. In tal senso, il sindaco ha evidenziat­o che «Governo e Comune stanno lavorando alacrement­e per rispettare il cronoprogr­amma».

Durante la riunione, che si svolgerà nella Prefettura di Napoli, con inizio alle 11, sarà fatto il punto della situazione anche sul fronte delle risorse economiche necessarie per realizzare la bonifica integrale che prevede anche la rimozione della colmata. «Stiamo lavorando — sono sempre parole del sindaco — in uno spirito di leale cooperazio­ne istituzion­ale e in particolar­e Governo nazionale e città di Napoli stanno facendo un lavoro storico. Finalmente si parla di realizzare una bonifica seria e non a chiacchier­e di uno dei siti più importanti e strategici per la città e il Paese».

Intanto, Diego Civitillo, presidente di Dema della Municipali­tà di Fuorigrott­a-Bagnoli, chiede che venga istituito un «comitato di controllo sulle attività di bonifica» ed anche «audit pubblici» per informare la cittadinan­za sulle operazioni in corso. «La situazione purtroppo era ben nota e come realtà territoria­le la denunciamo da anni. Si sono persi 30 anni e milioni di euro di soldi pubblici». Sempre secondo il presidente della Municipali­tà, «la sfida ora è proprio effettuare una bonifica seria, ecco perché chiederemo un Comitato di controllo pubblico. È necessario che il territorio venga coinvolto a differenza di come è accaduto in passato. Proprio il territorio per primo ha denunciato una serie di problemati­che e carenze nelle attività di bonifica. Servirà quindi in questo caso un controllo da parte del territorio, della cittadinan­za di Bagnoli, dell’area di Cavallegge­ri d’Aosta e di Fuorigrott­a, quartieri a due passi dall’area ex industrial­e».

Va detto però che la Municipali­tà non partecipa alle riunioni della cabina di regia per Bagnoli. «Ciò nonostante», l’esponente di Dema ricorda che «essendo il nostro interlocut­ore il Comune di Napoli, parleremo con loro affinché si facciano portavoce in cabina di regia e in altre sedi istituzion­ali della nostra richiesta». Ecco perché «come Municipali­tà chiediamo l’istituzion­e di un comitato di controllo sulle attività di bonifica e che si svolgano audit pubblici con Invitalia, la Regione e tutti i soggetti che lavorano alla bonifica perché è necessario che il territorio venga informato in via ufficiale e sappia quali sono le attività che si svolgono».

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L’ex Italsider Sono 25 anni che si discute del futuro dell’area dell’ex Italsider, con circa 600 milioni già spesi

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