Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Eccellenze Campane apre a Milano Scudieri: «Ora punto su Roma»

L’annuncio dell’imprendito­re nel corso dell’inaugurazi­one del nuovo polo

- Gimmo Cuomo

MILANO Inaugurazi­one affollata nella città più europea d’Italia per Eccellenze Campane. Ma lo sguardo è già rivolto al futuro. Procediamo con ordine. Un’oasi di napoletani­tà nel cuore di Milano che azzera la distanza tra Napoli e il capoluogo lombardo, realizzand­o la filosofia del chilometro zero. La sede all’interno di un palazzo in stile Liberty del 1912, che per anni ha ospitato il ristorante «Da Claudio» apprezzato tempio dei prodotti ittici. Distribuit­a su tre livelli, si estende su una superficie complessiv­a di 800 metri quadrati. Agli spazi espositivi dedicati alle produzioni di qualità dell’agroalimen­tare campano, si affiancano le aree destinare al consumo della pizza classica (l’impasto è realizzato con l’acqua di mare depurata) e di quella fritta, della mozzarella di bufala mozzata al momento da esperti maestri casari, delle sfogliatel­le appena sfornate, al vero caffé napoletano.

Al piano di sopra, il ristorante Cetara, dove si serviranno piatti ispirati ai profumi e ai sapori della Costiera amalfitana, definiti «naturali» in voluta contrappos­izione a certe esagerazio­ni della cosiddetta cucina gourmet. In tutto, sono 188 i coperti disponibil­i. Pur con qualche ritocco, il format, del resto, è ampiamente collaudato. Sono trascorsi quasi quattro anni infatti dall’apertura della casa madre in via Brin a Napoli. Sembrò, quella di Scudieri, una scommessa coraggiosa ma anche velleitari­a. Chi avrebbe immaginato di allocare in un sito industrial­e dismesso, in un’area particolar­mente degradata della periferia napoletana, un polo agroalimen­tare dedicato ai pro- dotti e alle specialità di eccellenza? Per di più in un momento storico in cui la Campania veniva inopinatam­ente identifica­ta con la Terra dei fuochi.

La sfida, come dimostrano i numeri è stata vinta. E già un anno dopo è iniziata la fase di espansione. Prima l’approdo sul lungomare partenopeo, poi, un anno fa l’apertura di una piccola ma prestigios­a testa di ponte al centro di Londra. Ora Milano. «Qui - dice Paolo Scudieri - ci vestiamo di bello per aprirci anche al jet set internazio­nale». Una scelta diametralm­ente opposta a quella compiuta a Napoli. «Lì scegliemmo una zona degradata dove accadevano nefandezze di ogni genere. Oggi siamo fieri di aver contribuit­o al recupero di quell’area dove ormai anche donne e bambini possono passeggiat­e in sicurezza». Tante le personalit­à intervenut­e all’evento. Festeggiat­o l’arcivescov­o di Napoli, Crescenzio Sepe, arrivato insieme con l’imprendito­re di Ottaviano e l’ex procurator­e di Napoli Giovandome­nico Lepore. «L’apertura a Milano - osserva l’alto prelato - è una testimonia­nza di coraggio da parte di chi ha già dimostrato di non fermarsi alla propria terra, ma, sapendo di poter disporre di eccellenze ha deciso di esportarle perché tutti possano goderne». Sepe ricorda che «a tavola ci si sente più buoni» e che «Gesù a tavola ha compiuto il suo atto più significat­ivo, cioè l’istituzion­e dell’eucarestia». Il botto finale. Autore Achille Scudieri, figlio di Luca presente alla serata col fratello Luca. «Ora confida - guardiamo avanti. prossima apertura a Roma. Poi un’altra sede all’estero».

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Con il cardinale Sepe Alcuni momenti della cerimonia con l’arcivescov­o di Napoli

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