Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Classiche e contemporanee, tutte le prime del week end
Fra i protagonisti Peppe Barra, Gianluca Guidi, e Anna Falchi
Dalle radici del teatro greco fino al musical made in Italy. È ricco e variegato il programma teatrale di metà settimana, a partire da stasera, quando all’Elicantropo di vico Gerolomini andrà in scena «Tragodia - Il canto del capro», un testo tratto da un racconto di Emanuele D’Errico (che ne è anche protagonista) messo in scena dal regista Ettore Nigro in collaborazione con Rebecca Furfaro. Il progetto, curato da Asylum Anteatro, una struttura attiva nella zona dei Vergini, si rifà al tema mitologico dell’Orfeo. Il protagonista Guglielmo Belati è infatti un ragazzo di paese che vuole sposare, nonostante l’opposizione dei genitori, la sua amata Teresa. Ma durante il viaggio che lo avvicinerà a lei, con l’anello e un pacchetto di caramelle a menta, incontrerà una capra – il tragòs simbolo del teatro greco – e se ne innamorerà, replicando con l’animale le traversìe dello sventurato aedo con la sua bella Euridice.
Dal incrocio sacro-profano antico a quello contemporaneo con il ritorno in scena, al Cilea, di un classica commedia musicale come «Aggiungi un posto a tavola» di Garinei e Giovannini, in cui Gianluca Guidi rivive a 43 anni di distanza i fasti del giovane Don Silvestro che fu interpretato dal padre Johnny Dorelli, prete canterino alle prese con una nuova arca in cui salvare i suoi fedeli. Un altro ritorno è quello de «La banda degli onesti», riscritto da Mario Scarpetta a partire dal film di Age & Scarpelli con Toto e Peppino. Dopo il debutto all’Augusteo, i protagonisti, Gianni Ferreri e Anna Falchi, calcheranno da stasera le tavole del Totò.
Al Tram c’è invece «Pane nostro» di Rosario Mastrota panettiere figlio di emigranti calabresi al nord mentre al Sancarluccio va in scena «Il mio amico D.» di Pietro Tammaro con la regia di Luca Saccoia, nel cui sfondo ci sono il calcio, l’amore e l’ammirazione per un mito. Infine al Politeama il ritorno di Peppe Barra con «La cantata dei Pastori».