Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’accusa dei comitati di Chiaia: il Comune parla solo con i baretti
Dure reazioni dopo l’incontro che scongiura la chiusura del 24 dicembre
La presidente di Chiaia Vive, però, boccia senza appello il tentativo. Sottolinea: «L’amministrazione ha ritenuto che fosse utile e giusto avere contatti solo con i gestori dei baretti. Mi pare molto discutibile. Direi perfino inquietante. Sono stati completamente ignorati i commercianti, ben 43, che con posta elettronica certificata avevano chiesto all’amministrazione comunale che il giorno della vigilia di Natale l’apertura dei baretti fosse consentita solo dalle diciassette in poi. Non era una proposta irragionevole, perchè sarebbe stata utile a conciliare le esigenze di negozianti storici della zona, che per vendere hanno necessità che lesstrade siano facilmente raggiungibili, almeno a piedi, e dei titolari dei locali che il 24 dicembre puntano su brindisi ed aperitivi prenatalizi». Incalza: «Tutto ciò mentre i gestori dei baretti continuano a non rispettare le regole più elementari, comprese quelle dell’ordinanza firmata dal sindaco alcune settimane fa. Nessuno, o quasi, porta dentro i bidoni della raccolta dei rifiuti ed effettua la pulizia dello spazio davanti al suo locale all’orario di chiusura. Quando usciamo per andare a lavoro ci imbattiamo in cumuli di cartacce, bicchieri di plastica e quant’altro. Nessuno, ancora, diffonde la musica a porte chiuse dopo la mezzanotte. Le tende continuano ad essere esposte sui locali, pur essendo quasi tutte abusive».
Alle critiche di Rodinò replica Fabrizio Caliendo: «I residenti non c’erano perchè l’incontro è scaturito da una richiesta di Confcommercio notte. Si è voluto creare un tavolo tecnico che si riunirà ogni dieci giorni per risolvere le questioni».
Rodinò «Il sindaco ha visto i gestori e non ha ritenuto utile neppure convocarci»