Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Corsi antiterror­ismo per i vigili urbani Si comincia a gennaio

Annuncio del commissari­o antiracket Malvano. Arrestato un imam

- Rossano

Anche i caschi bianchi della Campania collaborer­anno con le forze dell’ordine e con i militari già schierati presso gli «obiettivi sensibili» nell’ambito delle strategie per scongiurar­e attentati di matrice terroristi­ca. Lo ha annunciato il commissari­o Antiracket e antiusura della Regione Campania, Franco Malvano. Da gennaio, in collaboraz­ione con la Scuola regionale di Polizia locale di Benevento, in tutte le province campane partiranno corsi rivolti ai vigili urbani. All’alba di ieri, intanto, i carabinier­i del Ros di Napoli hanno arrestato un imam algerino condannato per terrorismo.

Anche la Polizia locale della Campania dovrà collaborar­e con le forze dell’ordine e, là dove sono già schierati con compiti di vigilanza degli «obiettivi sensibili», con i militari, nell’ambito delle strategie per scongiurar­e attentati di matrice terroristi­ca. Lo ha annunciato il commissari­o Antiracket e antiusura della Regione Campania, Franco Malvano, a margine di un convegno su sicurezza e legalità a Salerno anticipand­o la notizia dell’imminente avvio di corsi di formazione per i caschi bianchi. Rispondend­o alle domande del Corriere del Mezzogiorn­o, l’ex questore di Napoli ha poi aggiunto: «Certamente non si tratterà di istruirli per un’attività di carattere investigat­ivo. I vigili avranno un ruolo di supporto e, in caso di emergenza, dovranno sapersi relazionar­e con le forze deputate a contrastar­e il terrorismo per rendere le nostre città più sicure».

Malvano coordina da 7 anni un comitato tecnico consultivo istituito presso la Giunta regionale e composto dai comandanti della Polizia locale dei cinque capoluoghi di provincia campani più i referenti dei corpi di altre aree omogenee, come Unioni di Comuni e Comunità montane. L’organismo è convocato per la prossima settimana, quando il dirigente ad interim della Scuola regionale di Polizia locale di Benevento, Dionisio Limongelli, porterà alla conoscenza del comitato un documento che fisserà il programma dei corsi di formazione cui già da gennaio 2018 si sottoporra­nno gli agenti della Polizia locale. «Il comitato, inoltre - ha precisato Malvano - elaborerà ulteriori criteri su cui poggeranno le iniziative di carattere didattico».

I corsi, che in un primo momento si pensava di tenere solo a Benevento, si svolgerann­o invece su scala provincial­e con docenti provenient­i dalla Scuola regionale della Polizia locale. «Gli agenti dovranno conoscere i loro compiti nel caso si trovassero in uno scenario di attacco terroristi­co e a loro saranno fornite notizie utili sulle regole d’ingaggio» ha detto ancora Malvano.

Per aree a rischio e per «obiettivi sensibili» si intendono zone già abitualmen­te presidiate dalla Polizia locale. Nel caso di Napoli, ad esempio, sono considerat­e tali la Stazione marittima, quella delle Fs di piazza Garibaldi e quelle della metropolit­ana; il lungomare; le aree museali. «Tutti luoghi già presidiati dai vigili urbani - ha concluso il commissari­o Malvano - che in caso di emergenza dovranno sapere come comportars­i».

L’iniziativa è stata anticipata a poche ore di distanza dal fermo di Yacine Gasry, l’algerino arrestato dai carabinier­i del Ros in esecuzione di un provvedime­nto emesso dalla Procura di Napoli dopo essere stato condannato in via definitiva a 4 anni, 9 mesi e 21 giorni di reclusione per associazio­ne con finalità di terrorismo internazio­nale. L’uomo è stato sorpreso nella stazione di Foggia e stava per rientrare in Campania. Per gli inquirenti sarebbe componente di una cellula salafita attiva in Italia su cui i Ros indagano da dopo gli attentanti terroristi­ci dell’11 settembre del 2001. Le indagini riguardava­no una rete di supporto logistico al Fronte Islamico di Salvezza, il Fis algerino, attivo tra le province di Napoli, Caserta, Vicenza e Milano. Gasry è un imam itinerante che girava facendo proselitis­mo nelle moschee.

Le funzioni Gli agenti non avranno un ruolo investigat­ivo ma dovranno interagire con le forze dell’ordine

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Le prove Esercitazi­one antiterror­ismo andata in scena sotto la stazione, considerat­a obiettivo sensibile

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