Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Magistris ringrazia i partiti «Grande lavoro di squadra Ora la nostra città è più forte»
Già conteggiati i 60 mesi utilizzati con lo stato di predissesto. I dem: noi sempre responsabili
NAPOLI La sorpresa, o, se si vuole, l’incognita, è sempre racchiusa nelle maglie dei provvedimenti e delle norme, nei codici, nei commi. Ed è così anche nell’emendamento alla legge di Bilancio «salva-Napoli», che in realtà vale per tutti i Comuni italiani in predissesto, che però vede Napoli come la città italiana più importante alle prese con problemi finanziari di questo tipo. I «paletti» che vengono fuori, infatti, sono diversi. Su tutti, probabilmente, quello sui tempi dello «spalmadebiti»: perché è vero che i piani di rientro possono essere rimodulati fino a 20 anni, me è altrettanto vero che nel caso di Napoli vanno defalcati i cinque che il Comune ha già vissuto in regime di predissesto: perciò da 20, gli anni scendono a 15. Inoltre gli emendamenti proposti dal Pd e approvati dalla maggioranza, impongono alle amministrazioni, per le quali vi sia stata già una pronuncia della competente sezione regionale della Corte dei Conti per gravi inadempimenti, comportamenti molto rigorosi. E i controlli dei bilanci, saranno molto più ravvicinati, con tempi che quasi si dimezzeranno: invece che ogni sei mesi, infatti, i rendiconti saranno effettuati ogni quattro mesi.
Salvato dal Pd, che ha proposto e fatto approvare gli emendamenti, de Magistris ringrazia il partito a lui più ostile e incassa un risultato che gli permette di proseguire con una certa tranquillità il suo mandato. «La città è stata messa in sicurezza grazie a una cooperazione istituzionale di altissimo livello tra sindaco, Governo e Parlamento. L’intensità del nostro lavoro non si affievolisce perché non passiamo dal rischio del baratro finanziario alla tranquillità, ma oggi possiamo dire che la città non corre rischi sul piano economico e finanziario», è il commento del primo cittadino. Il quale, nel sottolineare che sono stati «mesi difficili», ha espresso «grande soddisfazione per il risultato frutto di una difficile, complicata, franca e sempre più leale cooperazione tra le istituzioni del Paese, tra forze politiche molto diverse, tra istituzioni diverse e distanti». Ed ancora: «Voglio ringraziare il governo perché in questo anno si è registrato un livello di cooperazione su tanti tavoli da Bagnoli al Patto per Napoli, dal bando per le periferie al Pon Metro fino alla norma sui Comuni in predissesto. È evidente che senza il contributo del governo e delle forze parlamentari, questo risultato non sarebbe stato raggiunto». De Magistris, poi, entrando a «gamba tesa» in casa Dem, ha sottolineato il «ruolo di equilibrio» svolto dal presidente della Commissione, Francesco Boccia (Pd), che ha consentito di ottenere «una norma frutto di equilibri e compromessi politici» ma anche il ruolo di «tutte le forze politiche parlamentari» da Mdp e Sinistra italiana, al centrodestra, al M5S e al Pd. «È stato un risultato molto complicato — ha spiegato l’ex pm — si era vicini a una rottura istituzionale che avrebbe avuto effetti devastanti non solo perché sul piano finanziario si metteva sul baratro la città ma anche perché avrebbe aperto nel Paese la strada a un conflitto sociale e politico senza precedenti». La deputata del Pd, valeria Valente, ricorda al sindaco che «la sensibilità e l’attenzione mostrata dal Governo verso le richieste dei Comuni e della stessa Anci, tese a superare le difficoltà finanziarie di diversi Comuni, ha scongiurato per ora che Napoli e i napoletani subissero ulteriori danni e umiliazioni per via di un’amministrazione incapace e scellerata», ha rimarcato. Anna Maria Carloni, deputata sempre del Pd e moglie di Antonio Bassolino, che pochi giorni fa ah avuto un durissimo scambio di battute col sindaco sulla vicenda dell’Anm, ha detto: «Così come già facemmo nel 2012, nell’interesse della città, il gruppo parlamentare del Pd, di fronte ai gravi problemi di squilibrio finanziario del comune di Napoli, si è fatto nuovamente carico delle enormi conseguenze sociali del default. È giusto infatti mettere sempre al primo posto la città e i napoletani», evidenzia l’onorevole, «che già soffrono molto per la carenza di tutti i servizi civici, a partire dall’Anm». «Ancora una volta, da quando de Magistris è sindaco e il nostro partito è al governo, è il Pd ad intervenire per salvare la città», sono parole del neosegretario del Pd metropolitano di Napoli, Massimo Costa. Tagliente invece Severino Nappi, responsabile delle politiche per il Sud di Forza Italia: «Ora de Magistris ha la possibilità di pagare ratealmente i debiti che lui stesso ha creato con la sua cattiva gestione».