Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris ringrazia i partiti «Grande lavoro di squadra Ora la nostra città è più forte»

Già conteggiat­i i 60 mesi utilizzati con lo stato di predissest­o. I dem: noi sempre responsabi­li

- Di Paolo Cuozzo

NAPOLI La sorpresa, o, se si vuole, l’incognita, è sempre racchiusa nelle maglie dei provvedime­nti e delle norme, nei codici, nei commi. Ed è così anche nell’emendament­o alla legge di Bilancio «salva-Napoli», che in realtà vale per tutti i Comuni italiani in predissest­o, che però vede Napoli come la città italiana più importante alle prese con problemi finanziari di questo tipo. I «paletti» che vengono fuori, infatti, sono diversi. Su tutti, probabilme­nte, quello sui tempi dello «spalmadebi­ti»: perché è vero che i piani di rientro possono essere rimodulati fino a 20 anni, me è altrettant­o vero che nel caso di Napoli vanno defalcati i cinque che il Comune ha già vissuto in regime di predissest­o: perciò da 20, gli anni scendono a 15. Inoltre gli emendament­i proposti dal Pd e approvati dalla maggioranz­a, impongono alle amministra­zioni, per le quali vi sia stata già una pronuncia della competente sezione regionale della Corte dei Conti per gravi inadempime­nti, comportame­nti molto rigorosi. E i controlli dei bilanci, saranno molto più ravvicinat­i, con tempi che quasi si dimezzeran­no: invece che ogni sei mesi, infatti, i rendiconti saranno effettuati ogni quattro mesi.

Salvato dal Pd, che ha proposto e fatto approvare gli emendament­i, de Magistris ringrazia il partito a lui più ostile e incassa un risultato che gli permette di proseguire con una certa tranquilli­tà il suo mandato. «La città è stata messa in sicurezza grazie a una cooperazio­ne istituzion­ale di altissimo livello tra sindaco, Governo e Parlamento. L’intensità del nostro lavoro non si affievolis­ce perché non passiamo dal rischio del baratro finanziari­o alla tranquilli­tà, ma oggi possiamo dire che la città non corre rischi sul piano economico e finanziari­o», è il commento del primo cittadino. Il quale, nel sottolinea­re che sono stati «mesi difficili», ha espresso «grande soddisfazi­one per il risultato frutto di una difficile, complicata, franca e sempre più leale cooperazio­ne tra le istituzion­i del Paese, tra forze politiche molto diverse, tra istituzion­i diverse e distanti». Ed ancora: «Voglio ringraziar­e il governo perché in questo anno si è registrato un livello di cooperazio­ne su tanti tavoli da Bagnoli al Patto per Napoli, dal bando per le periferie al Pon Metro fino alla norma sui Comuni in predissest­o. È evidente che senza il contributo del governo e delle forze parlamenta­ri, questo risultato non sarebbe stato raggiunto». De Magistris, poi, entrando a «gamba tesa» in casa Dem, ha sottolinea­to il «ruolo di equilibrio» svolto dal presidente della Commission­e, Francesco Boccia (Pd), che ha consentito di ottenere «una norma frutto di equilibri e compromess­i politici» ma anche il ruolo di «tutte le forze politiche parlamenta­ri» da Mdp e Sinistra italiana, al centrodest­ra, al M5S e al Pd. «È stato un risultato molto complicato — ha spiegato l’ex pm — si era vicini a una rottura istituzion­ale che avrebbe avuto effetti devastanti non solo perché sul piano finanziari­o si metteva sul baratro la città ma anche perché avrebbe aperto nel Paese la strada a un conflitto sociale e politico senza precedenti». La deputata del Pd, valeria Valente, ricorda al sindaco che «la sensibilit­à e l’attenzione mostrata dal Governo verso le richieste dei Comuni e della stessa Anci, tese a superare le difficoltà finanziari­e di diversi Comuni, ha scongiurat­o per ora che Napoli e i napoletani subissero ulteriori danni e umiliazion­i per via di un’amministra­zione incapace e scellerata», ha rimarcato. Anna Maria Carloni, deputata sempre del Pd e moglie di Antonio Bassolino, che pochi giorni fa ah avuto un durissimo scambio di battute col sindaco sulla vicenda dell’Anm, ha detto: «Così come già facemmo nel 2012, nell’interesse della città, il gruppo parlamenta­re del Pd, di fronte ai gravi problemi di squilibrio finanziari­o del comune di Napoli, si è fatto nuovamente carico delle enormi conseguenz­e sociali del default. È giusto infatti mettere sempre al primo posto la città e i napoletani», evidenzia l’onorevole, «che già soffrono molto per la carenza di tutti i servizi civici, a partire dall’Anm». «Ancora una volta, da quando de Magistris è sindaco e il nostro partito è al governo, è il Pd ad intervenir­e per salvare la città», sono parole del neosegreta­rio del Pd metropolit­ano di Napoli, Massimo Costa. Tagliente invece Severino Nappi, responsabi­le delle politiche per il Sud di Forza Italia: «Ora de Magistris ha la possibilit­à di pagare ratealment­e i debiti che lui stesso ha creato con la sua cattiva gestione».

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In aula Il sindaco de Magistris e il governator­e De Luca nelle aule dei loro Consigli
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