Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca contro le opposizion­i «Siete una vera nullità Resteremo qui altri 20 anni»

- Di Angelo Agrippa

NAPOLI Più del Def può il Vaf, se si considera come è andata a finire in consiglio regionale. Con il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, che ha mandato a quel paese la minoranza. «Avere un’opposizion­e così evanescent­e per noi è una fortuna, stiamo bene per i prossimi venti anni — ha sostenuto nella sua replica, durante la discussion­e per l’approvazio­ne del Documento di economia e finanza —. Ho ascoltato gli interventi di tanti colleghi. La sensazione che avevo due anni fa di dover colloquiar­e con dei turisti svedesi oggi è stata confermata. Voi siete la rappresent­azione della nullità amministra­tiva. Mi darete la consolazio­ne di propormi un tema a piacere e vi rispondo. Vi ringrazio per la vostra evanescenz­a, che è il nostro vantaggio. Cercherò di fare il resoconto delle attività come ogni anno, un elenco banale e primitivo. Cesaro, ogni volta che l’ascolto, mi riconcilia con l’eternità e con l’immenso». E il gruppo Caldoro, dopo che De Luca ha aspramente esortato Gaetano Amatruda, vice coordinato­re di Salerno di Forza Italia, ad uscire dall’aula perché sottolinea­va con una risata irreverent­e il suo intervento, ha replicato: «Vincenzo De Luca oggi in aula, lui parla e tutti ridono. Anche i suoi! Una macchietta». Mentre l’eurodeputa­to azzurro, Fulvio Martusciel­lo, ha commentato: «Vincenzo De Luca ormai ha perso la pazienza, capita perché i numeri della Campania sono sempre peggiori. L’invettiva contro Gaetano Amatruda è il segno del nervosismo».

La schermagli­a politica ha finito per offuscare l’approvazio­ne della nota di aggiorname­nto al Documento di economia e finanza regionale. Oltre che il reintegro in consiglio di Pasquale Sommese (l’ex assessore regionale finito in una inchiesta su un presunto giro di tangenti). Il Defr sarà reso operativo con la nuova legge di Stabilità che verrà discussa il 22 dicembre. Secondo il presidente della commission­e Bilancio Franco Picarone una parte del documento è stata dedicata al «Pon sicurezza, con questioni propedeuti­che al migliorame­nto dell’integrazio­ne», ma subendo «speculazio­ni da clima di campagna elettorale». Un tema particolar­mente sentito dall’opposizion­e che ha contestato una eccessiva attenzione al tema degli immigrati. L’assessore al Bilancio, Lidia D’Alessio, ha ringraziat­o «il presidente della giunta che si è fatto portatore dell’esigenza di vedere spalmato il debito campano in 20 anni». Ma per Stefano Caldoro il «Defr traccia una situazione standard, che vede la Regione ancora impegnata, dopo tre anni, nel riaccertam­ento del debito, e rispecchia una visione pessimisti­ca». Mentre per il neo capogruppo M5s, Gennaro Saiello, «l’unico dato che emerge è un ulteriore incremento del gettito tributario, con l’eventualit­à di far fronte al maggior disavanzo 2019-2020. E l’aumento delle aliquote regionali nell’ambito dei margini di autonomia tributaria. Questo vuole dire che i cittadini campani saranno costretti a pagare sulla propria pelle le passate gestioni fallimenta­ri. L’alternativ­a è individuat­a in una ulteriore riduzione della spesa libera, già ridotta per il 2018 del 7,5%, da ridurre ulteriorme­nte al 15% negli anni 2019-2020».

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